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L’Isola di St. Barthélemy, un pezzo di Europa nei Caraibi

AG.RF 10.08.2022

(riverflash) – Solo vederlo lì nel suo minuscolo ufficio all’aeroporto significa sapere che quella di Bruno Magras è una vita dannatamente bella. Quale presidente dell’isola di St. Barthélemy, nei Caraibi – governa la sua piccola Repubblica di Bikini, dove in questo momento la crème de la crème di Hollywood, Silicon Valley, Wall Street e i palazzi reali da Kensington al Brunei sono in viaggio per una festa di fine anno e fare affari.

E se non fosse proprio uno stato sovrano, ma in realtà una terra posseduta e governata dalla nazione francese, parte delle Isole Sottovento, con lo status ufficiale di “collettività d’oltremare”? Il movimento per ottenere quel grado di indipendenza dai francesi fu esso stesso guidato da Magras. Nel 2007 St. Bart’s si è ufficialmente separato dalla vicina Guadalupa e nel 2012 è diventato un territorio d’oltremare dell’Unione Europea. Tutto ciò ha comportato una riduzione delle tasse per i residenti e per lo stesso governo.

St. Barth fu scoperta da Cristoforo Colombo, nel 1493, durante il suo secondo viaggio. Il navigatore genovese la chiamò San Bartolomé in onore di suo fratello Bartolomeo. L’isola fu coloniazzata dai francesi a partire dal 1648, poi nel 1665 Saint Barthélemy divenne possesso dell’Ordine di Malta, ma l’anno successivo ritornò francese. Nel 1784 Saint Barthélemy fu ceduta dalla Francia alla Svezia, il passaggio di consegne avvenne nel 1785. Con il controllo svedese iniziò il periodo più prospero per l’isola che divenne porto franco. Dopo quasi cento anni di controllo svedese, nel 1878, l’isola fu restituita alla Francia.

L’isola ospita meno di diecimila residenti. Questa piccola isola dei Caraibi francesi ha la particolarità, a differenza delle altre isole dei Caraibi, di essere abitata da una popolazione in maggioranza di origine europea. Perciò più che in altre isole dei Caraibi la lingua, la cucina e la cultura, sono francesi.

Dal punto di vista culinario l’isola rappresenta una piccola fetta di Francia ai tropici, qui la tradizione della cucina francese si è, solo in parte, adattata allo stile dei Caraibi. Nell’isola troverete principalmente ristoranti di cucina francese e creola, ma oltre a questi ci sono anche ristoranti di cucina giapponese e italiana.

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