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L’IRAQ, LA LIBIA E L’ISIS

140616-isis-iraq-jms-1914_dfd9d334d657162e5efe720e4f206e29AG.RF.(Claudio Peretti).16.02.2015

 “riverflash” -Questa si che è bella: prima abbiamo demolito il regime di Gheddafi, lasciando che lo uccidessero anche brutalmente, poi ci accorgiamo (ma che strano) che la Libia è in preda al caos ed all’anarchia. A volte mi pare che quelli che guidano le nostre nazioni siano dei pazzi e forse anche un po’ stupidi.

Oppure lo fanno apposta, sperando di ricavare chissà quali profitti dalla vendita di armi alle varie fazioni/bande che si contendono il potere in quel territorio. Beh, comunque i casi sono solo due: o sono stupidi o sono disonesti venditori di armi. La scelta è fra queste due possibilità, “tertium non datur”. A parte i risvolti orribili e pericolosi che gli interventi del così detto occidente civile hanno generato in Iraq, in Afganistan ed ora in Libia, c’è da chiedersi se per caso la storia insegna qualcosa o se cadiamo sempre negli stessi errori. Pare che gli americani ogni due anni si debbano trovare un nemico da combattere, ben lontano da casa loro però … Questa volta lo hanno trovato a due passi da casa nostra e noi, dopo aver firmato con Gheddafi un patto di alleanza che ci garantiva forniture di greggio e di gas per lungo tempo, abbiamo aiutato la coalizione franco-anglo-americana a bombardarlo per farlo soccombere… Ora ci siamo garantiti una costante fornitura di immigrati clandestini, sempre in aumento e sempre a nostre spese.

Poi, qui in Europa, assistiamo a quegli stupidi che, in ossequio alla libertà di espressione e di stampa, continuano a fare manifestazioni pubbliche di vignette contro l’Islam: ma come, non lo sappiamo che se mettiamo la mano nel cesto dei cobra, quelli mordono? Quasi come dire che non è giusto che i cobra ci mordano e quindi abbiamo il diritto di mettere la nostra mano nel loro cesto…

Bene, questa è la nostra moderna ed intelligente civiltà occidentale: imporre la democrazia dove non conoscono neppure il concetto di libertà e pretendere che una diversa civiltà si adegui ai nostri usi e costumi. Un po’ come pretendere che gli zingari diventino mansueti impiegati e che si stabiliscano tranquilli nei condomini delle nostre periferie. Già, per gli zingari siamo disposti ad accettare che non si comportino come noi, mentre per l’Islam pretendiamo che si occidentalizzino, accettando le nostre vignette, accettando la nostra democrazia ed il nostro stile di vita.

Bene, abbiamo bombardato qua e là i paesi arabi, abbiamo rovesciato i loro governi dittatoriali che mantenevano in equilibrio le varie tribù locali ed ora ci rendiamo conto di aver fatto una catastrofe, peggiorando infinitamente le condizioni di vita di quei paesi.

E allora la domanda è questa: vogliamo continuare a seguire gli americani, gli inglesi ed i francesi in queste stupide campagne così dette “peace keeping” e “peace enforcing”, o vogliamo svegliarci e capire una buona volta che abbiamo sbagliato tutto e che continuiamo a sbagliare?

3 Commenti »

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3 Risposte a “L’IRAQ, LA LIBIA E L’ISIS”

  1. 1

    Grognards dice:

    […] L’IRAQ, LA LIBIA E L’ISIS […]

  2. 2

    L’IRAQ, LA LIBIA E L’ISIS - Grognards dice:

    […] L’IRAQ, LA LIBIA E L’ISIS […]

  3. 3

    2017-02-06 (21:19:38) - Grognards dice:

    […] L’IRAQ, LA LIBIA E L’ISIS […]

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