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LEGA NORD PER LA PRIMA VOLTA A ROMA, PRESIDIO POLIZIA, MA E’ FILATO TUTTO LISCIO

C_4_box_23543_upiFotoE1AG.RF.(MP).01.03.2015

 “riverflash”  – E’ filato tutto liscio ieri, in occasione della manifestazione della Lega Nord, per la prima volta a Roma. “Noi siamo scesi in piazza oggi per combattere due nemici: il conformismo e la paura”, ha dichiarato Matteo Salvini dal palco, “Renzi è solo una pedina di Bruxelles”, ha aggiunto. Erano presenti molte persone in piazza del Popolo, nonostante la paura di eventuali scontri (così come si era verificato il giorno prima a piazzale Flaminio) per ascoltare le parole del leader della Lega, che ha parlato per circa mezz’ora, dei temi che gli stanno più a cuore: l’aliquota unica del 15% per il fisco; il no alla guerra in Libia; lo stop all’embargo contro la Russia, calcando anche la mano sulle politiche per la sicurezza e lotta alla immigrazione. La folla, nella quale erano presenti anche molti esponenti della destra, gli ha riservato una grande ovazione. Ma tutto si è svolto nel rispetto dell’ordine e della sicurezza: “Lasceremo la piazza più pulita di prima: noi stiamo con il poliziotti e non con chi sfascia le vetrine”. Inoltre il segretario del Carroccio, novità assoluta, ha anche aperto alla partecipazione di Casapound (un esponente parla dal palco) e di gruppi di estrema destra come i francesi del “Bloc Identitaire” e i tedeschi di “Pegida” (questi ultimi conosciuti in Germania per le marce anti-Islam). Anche il presidente di Fratelli d’Italia è intervenuta sul palco, affermando che “quella di oggi è una manifestazione di tutte le opposizioni al governo Renzi che sarà replicata il 7 marzo a Venezia; quanto al centrodestra, sarebbero opportune le primarie”. E mentre si manifestava contro il premier Renzi e la sua politica, il presidente del Consiglio lo snobbava e Forza Italia lo ignorava. Salvini se l’è presa anche con la legge “Fornero”, annunciando la sua ferma intenzione di cancellarla; immediata la replica dell’interessata che ha affermato: “Il merito della riforma sulle pensioni parla da solo. Penso e spero che gli italiani siano in grado di capire il basso livello della politica alla Salvini”.  E anche Alfano, tirato in ballo, non gli ha risparmiato le sue critiche: “Salvini è un problema per se stesso”. Ed è proseguito così, il pomeriggio romano organizzato dalla Lega, che ha anche voluto riservare un omaggio ai due Marò, con l’esposizione di due gigantografie raffiguranti Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: “devono assolutamente essere liberati”, recitava lo striscione. La piazza romana ha dunque risposto bene all’appello del segretario, con la presenza di circa 20mila persone (anche se la Lega parla di 100mila) che hanno raggiunto la capitale con auto, pullman e treni speciali.

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