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LE BORSE DI STUDIO «ADRIANA MORELLI CASAGRANDE» PER GIOVANI MUSICISTI

borse di studio morellidi Francesco Angellotti (AG.RF 27.02.2016) ore 15:33

(riverflash) – Tutta l’organizzazione che ruota intorno all’Istituto di Musica Briccialdi, si impegna per divulgare e sostenere lo spirito musicale in modo promozionale esaltante, e senza secondi fini di lucro o altri scopi volgari e scadenti. Gli eredi di Alessandro Casagrande, uno dei primi fondatori dell’Istituto, hanno proposto una borsa di studio per sostentamento agli studenti che si distinguono come promesse nel campo della Musica Classica. Quindi la borsa di studio “Adriana Morelli Casagrande”, erede del prima citato Alessandro, è stata consegnata dalla prof. Marina Tedesco Casagrande a 3 allievi che si son distinti come più brillanti promesse dell’Istituto.

Per completare l’onore della Dedica, la premiazione si è svolta nella sala… sala Casagrande dell’Istituto Briccialdi, dedicata, come immaginerete, ad Alessandro, cognome sempre quello. Diciamo, però, che il palazzo si chiama “Giocosi  Mariani”; ma questa è la residenza del Briccialdi.

Oltre agli Eredi, tante erano le persone illustri, che hanno sostenuto anche lunghi spostamenti per essere presenti ad un avvenimento al quale tutti tenevano a dare la Giusta Importanza: perché queste iniziative sono veramente lodevoli, e svolte con uno spirito progressista che propone l’argomento Musicale come indirizzo concettuale che porta ad un’Ottica di Risoluzione dei tanti problemi, di cui qualcuno sembra non si  sia accorto.

Tre i premiati, e come ringraziamento è stata offerta un’esibizione. Certo, non poteva mancare, ma è stata veramente espressione dell’Alta Scuola che dà frutti magnifici.

Ha iniziato Gabriele Petrillo alla chitarra, suonando 3 a soli elaborati… che non si può credere. L’Autore d’esordio è un  brasiliano, Hector Villa-Lobos, discendente di schiavi importati dall’Africa a fine ‘800. In effetti l’autore visse a cavallo tra l’8 e il 900, scrivendo pezzi che si rifacevano molto alle sue origini. E’ seguito chi non riuscivo a capire chi fosse, ma non ho chiesto per non fare brutta figura; in effetti era riportato sbagliato sul programma, ma per una o mancante, potevo pure capire. Nel canto de ossanha si è ammirata tutta la tecnica raffinatissima, suonata dalle note scritte da Baden Powell de Aquino. La conclusione ha messo in mostra che l’origine e l’espressione d’una certa musica ha radici sud americane; di Egberto Gismonti è stata fatta ascoltare Frevo: non vi posso descrivere l’abilità sulle corde, che hanno richiesto interpretazione in mille maniere.

Giovanissimo ci è parso Giovanni Liguori, rapportato alla sua abilità al pianoforte. Iniziato col classico Franz Listz, che fu uno dei più impetuosi e spiritosi artisti dell”800, abbiamo ascoltato l’aria Les jeux d’eau à la villa d’Este, tratta da Années de pèlerinage.  Un’abilità trascinante, ma si è ammirata anche nel Prélude VIII Ondine di Claude Debussy, che è un autore del 1862 che vide la fine della guerra nel 1918, ma precorse i tempi, e si è potuto constatare in questo pezzo articolatissimo. Ancora più moderno il terzo autore presentato, in un pezzo bellissimo nei movimenti delicati ma entusiasmanti: Salvatore Sciarrino con Anamorfosi.

Il pianista Giovanni Liguori si è intrattenuto anche per accompagnare il tenore che si è esibito successivamente: anche se Joseph Dahdah è talmente bravo che avrebbe strabiliato anche senza accompagnamento musicale (detto scherzoso, ma con un fondo di verità).4 i pezzi interpretati, il primo, Ridente la Calma, di Wolfang Amadeus Mozart, eccezionale musicista del ‘700 di cui ci sembra inutile parlare ancora: tanto credo che venga capito fino in fondo troppo poco.  Successivo brano, La Réve, da la Manon, che è un tema che è stato preso successivamente anche da Puccini. Francesco Paolo Tosti, di cui si è fatto ascoltare l’Ideale, ha passato anche lui il secolo tra 8 e 900, ma non ha visto la fine della guerra, anche se ha potuto interpretare la tragedia dell’avvenimento, perché morì nel 1916. Per ultimo, tratto da L’elisir d’Amore, Joseph ha cantato l’aria de Una furtiva lacrima.

Come m’è sembrato superfluo, forse noioso e comunque inutile, parlare di Mozart, non mi ripeto neanche su Joseph, su cui mi sono espresso ormai tante volte e con un’ammirazione che è inutile stare a di’. Ho, però, voluto mettere in guardia il tenore, perché, adesso che comincia il riconoscimento con i premi e quel che conseguirà, gli ho raccomandato, per essere Grande (come ho scritto che ha le carte per poter diventare), di essere Sempre Umile, e non abbandonarsi nella sua Bravura, ma cercare sempre il Meglio; senza accontentarsi d’essere superiore agli altri, per cercare di perfezionare la sua interpretazione. Sono contento, perché, forse centra qualcosa la sua origine Libica, Joseph mi ha detto che non è sua caratteristica il pavoneggiarsi, perché saprà ottenere Successo con Umiltà. Così lo sento come se fosse mio amico.

Parlando nel dopo spettacolo con Joseph ed il chitarrista Gabriele, ho chiesto un parere su un’affermazione di Mogol, che ho ascoltato al concerto di domenica, ma non ho riportato. L’autore ha detto che la Musica Classica è in crisi, allora vari dirigenti di Conservatori si sono aperti alla sua Scuola di Musica ed hanno inserito anche la musica delle canzoni, per allargare la ricezione che così è più completa. Joseph e Gabriele mi hanno risposto, concordi, che la crisi non è della Musica, ma generale; se si vuole trovare maggior rispondenza con un allargamento improprio, allora scade il contenuto che, proverbio tradizionale, non è né carne né pesce. Dato che tra le accademie classiche che hanno accolto l’insegnamento della scuola di Mogol c’è anche Santa Cecilia (sempre quella di via della Conciliazione), vorrei chiedere quale indirizzo è nel bagaglio del direttore Pappano.

   Spero solo che il simpatico pianista Giovanni, che fa effetto anche con una singolare capigliatura tipica da ragazzo, anche se non ne ha bisogno per mettersi in evidenza,  apprezzando i miei complimenti, si ricordi, come ha promesso, di segnalarmi altri concerti ai quali parteciperà; vi garantisco che sarebbe proprio Bello!

 

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