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LAVORO, CAMUSSO (CGIL) CONTRO IL GOVERNO: “EMENDAMENTI SUL DECRETO PEGGIORANO UN TESTO GIA’ DISCUTIBILE

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AG.RF.(MP).04.05.2014

 “riverflash” – Susanna Camusso ha attaccato fortemente il governo per gli emendamenti sul dl lavoro, affermanco che “è stato peggiorato un testo che già andava male: la riassunzione dei lavoratori trasformata in una modalità pecuniaria da il via libera all’illegittimità dei rapporti”. Il segretario della Cgil tuttavia, non ha ancora visionato il testo finale ma ritiene che il governo stia mettendo il piedi “modalità sbagliate, che porteranno soltanto alla precarietà” e rincara la dose sulle affermazioni dell’esecutivo verso il sindacato: “ogni due ore passiamo dall’inesistenza del ruolo e del valore dei sindacati al fatto che condizionano tutto: bisogna che si facciano pace con il cervello”. Alle pesanti dichiarazioni della Camusso, ha subito risposto Luigi Bobba, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali: “Abbiamo sottolineato più volte come le norme sul contratto a termine, tese a consentire una semplificazione del ricorso a questo contratto, rispondano alla volontà di favorire una permanenza più lunga del lavoratore in azienda, premessa indispensabile per agevolare la stabilizzazione del rapporto di lavoro; tutto ciò è il contrario di un incentivo alla precarizzazione; l’entità della sanzione pecuniaria proposta in sostituzione dell’obbligo di assunzione a tempo indeterminato, è tale da scoraggiare chiunque a superare un vincolo che, tra l’altro, non era previsto nella normativa precedente”. Anche Angelino Alfano è voluto intervenire in merito alla questione, chiarendo la posizione di Ncd in merito alla polemica: “la collaborazione con Renzi sta dando i suoi frutti: abbiamo smontato la legge Fornero e inserito Marco Biagi: ciò significa avere meno vincoli,  più libertà per gli imprenditori e regole più semplici per chi assume; abbiamo dovuto vincere alcune resistenze della sinistra post comunista e la collaborazione con la sinistra che non è comunista, guidata da Matteo Renzi, si sta rivelando positiva.  Le correzioni al decreto lavoro presentate dal governo corrispondono ampiamente alle sollecitazioni che sono state espresse, dopo il peggioramento del testo prodotto dalla Camera, nel nome delle ragioni delle imprese e quindi del lavoro che queste possono produrre”. Alle parole di Alfano, risponde Forza Italia che critica le modifiche del dl lavoro in discussione al Senato, perché  non risolvono le questioni di fondo: contengono sanzioni di natura economica così elevate da risultare estremamente penalizzanti per le imprese che creano nuove opportunità di lavoro, anche se a termine; Fi  conferma gli emendamenti per la totale riduzione di tasse e oneri contributivi per le nuove assunzioni, in particolare per i cassintegrati e disoccupati di lungo periodo, per i quali non si sta facendo nulla”.

 

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