AG.RF 16.05.2014 (ore 21:52)
(riverflash) – Il 20 luglio 1974 iniziò l’invasione turca della parte settentrionale dell’isola di Cipro in risposta al colpo di stato militare che depose l’arcivescovo greco-ortodosso Makarios, allora presidente cipriota. Con il nuovo governo saltarono i difficili equilibri dell’isola divisa tra due popolazioni diverse per lingua ma fino al 1960 sotto il dominio britannico. Percentualmente la comunità greco-cipriota costituiva all’incirca il 78% dell’intera popolazione e quella turca il 22%.
Lunedì 22 maggio la Corte europea dei diritti umani ha condannato la Turchia a una multa di 90 milioni per l’occupazione militare del Nord dell’isola mediterranea.
Il governo di Ankara non intende pagare, come ha dichiarato al portale on line Hurriyet il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu: “Non pensiamo di pagare questa somma a un paese che non riconosciamo”.
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