LA TERRA TREMA SULLA RIVIERA DEL CONERO: SISMA DI MAGNITUDO 4.9

AG.RF 21.07.2013  (L.F.)

(riverflash) – La popolazione delle Marche non ha dormito nella notte tra sabato 20 e domenica 21 luglio. Tutti in strada e tra loro turisti venuti sulla riviera Adriatica da tutto il mondo per godersi l’estate. Alle ore 3,32 la terra ha tremato per un terremoto di magnitudo 4.9 con epicentro nell’immediato sub del Monte Conero: Numana, Marcelli, Sirolo e Porto Recanati. Nelle ore successive altre scosse di magnitudo da 2 a 4 e, fortunatamente, sembra non ci siano stati danni a persone ed edifici.

Potrebbe, invece, avere danneggiato gli operatori turistici, perché c’è stata gente che ha abbandonato in fretta e furia le Marche, qualcuno ha disdetto la prenotazione alberghiera.

L’orario della scossa di terremoto di magnitudo 4.9, le 3,32, è lo stesso di quella che il 6 aprile 2009 devastò L’Aquila. Una coincidenza che non è passata inosservata agli abruzzesi, che anch’essi stanotte, da Pescara a Chieti, hanno chiaramente avvertito il sisma marchigiano.

Il 25 gennaio 1972 Ancona fu colpita da un terremoto del settimo grado della scala Mercalli, seguita da un lungo sciame sismico. Rimasero lesionati quasi tutti gli edifici del centro storico, tra cui il Tribunale e il Teatro delle Muse.

Nel centro Italia la terra trema, è un dato di fatto. Dopo il disastro di L’Aquila, questa primavera sono state avvertite scosse sismiche in Umbria e la scorsa notte è toccato alla riviera marchigiana. Si sa che i terremoti non sono prevedibili, ma sarebbe il caso che, nei vari TG i sismologi raccontassero quello che sta succedendo sotto la crosta terrestre e spiegassero perché succede e perché i fenomeni si siano intensificati.

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 è stata registrata alle ore 5,57 in Puglia, nel nord del promontorio del Gargano (Foggia). Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro in prossimità del comune foggiano di San Nicandro Garganico.