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La storia dei Levi’s 501: “miglior capo di moda del ventesimo secolo”

di Valentina Riso (AG. RF. 26.02.2023) Il 20 maggio 1873 è universalmente riconosciuta come la data di nascita del blue jeans, perché è il giorno in cui Jacob Davis e Levi Strauss ottennero la patente di registrazione del famoso pantalone. Furono i primi pantaloni da lavoro brevettati in particolare per i pionieri del West dotati di tasche rinforzate con rivetti in rame per evitare strappi e segni di usura.
È la prima versione dei jeans 501, chiamati “waist overall”, nome tradizionale delle tute da lavoro da uomo. Presentavano una tasca posteriore sulla destra con sovra impuntura arcuata, un taschino da orologio, un sottopancia, bottoni per bretelle e un rivetto sul cavallo. L’invenzione non stava sicuramente nel taglio o nella vestibilità, bensì nell’aggiunta dei rivetti al tradizionale denim da lavoro, creando una nuova categoria di tute: i blue jeans.
Gli archivi storici e la maggior parte dei documenti sulla loro nascita andarono persi con il terremoto e l’incendio del 1906, e così anche le informazioni sulle prime fabbriche, risalenti al 1880 circa.
Nel 1890, quando il brevetto del rivetto diventa di dominio pubblico e Levi Strauss & Co. cessa di essere il produttore esclusivo di pantaloni rivettati, compare il numero 501 per indicare le famose tute con rivetti in rame. Anche se non si conosce il motivo esatto di questa scelta, è possibile che la Levi’s abbia scelto di utilizzare numeri a tre cifre per distinguere i propri prodotti.
Nel 1901 compare la seconda tasca posteriore, probabilmente aggiunta su richiesta dei consumatori o per seguire i cambiamenti della moda uomo dell’epoca.
La famosa etichetta rossa “red Tab” viene applicata per la prima volta nel 1936 sulla tasca posteriore destra e la parola Levi’s® viene cucita in bianco in caratteri maiuscoli solo su un lato, uno stratagemma del marchio per differenziarsi dagli altri jeans sul mercato che iniziavano a seguire le sue orme. Ma i Levi’s, tra spot pubblicitari, come il famoso “501® Blues” in occasione dei Giochi Olimpici estivi di Los Angeles, e l’introduzione dei 501 da donna, si vendevano da soli. Le vendite erano alle stelle e la rivista Time elegge i 501 “miglior capo di moda del ventesimo secolo” ancora prima della minigonna e del tubino nero.
Un capo da abbigliamento dal successo mondiale: indossato da Marylin Monroe ne Gli Spostati e dai membri dei Clash nei loro concerti; icona grunge negli anni Novanta che lo hanno elevato alla couture e mandato sui tappeti rossi con Winona Ryder e le star dell’hip-hop.
Nonostante il successo, il marchio Levi’s continua a evolversi ancora oggi con un implacabile spirito pionieristico e innovativo in più di 110 paesi e nel gennaio 2022 è comprasa una nuova versione del capo iconico. Realizzati in cotone organico e denim riciclato post-consumo, i nuovi 501® Designed for circularity sono progettati per essere essi stessi riciclabili. Questo capo nasce da una collaborazione con l’azienda svedese Renewcell che ha voluto ricreare quell’estrema durabilità del 501 con un impegno sostenibile verso il prodotto e i processi circolari.
Il 2023 segna una tappa importante: il 150° Anniversario del jeans Levi’s 501® e con l’intento di celebrare le storie dei fans il marchio ha deciso di lanciare la campagna “The Greatest Story Ever Worn” dando il via a un anno di festeggiamenti a uno tra i capi più emblematici di sempre.

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