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“LA SANITA’ DISPONIBILE SETTE GIORNI SU SETTE, UN FUTURO PER I 22 OSPEDALI CHIUSI E ABBANDONATI”: LA DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO DELLA FIMMG PIERLUIGI BARTOLETTI

(riverflash) – Vi proponiamo di seguito la dichiarazione del segretario della Fimmg Lazio, Pierluigi Bartoletti, intervenuto oggi al Congresso della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale che si sta svolgendo in questi giorni a Ferentino, il quale ha illustrato nel dettaglio il progetto sulla sanità territoriale: “Oggi abbiamo illustrato nei particolari l’architettura del nostro progetto sulla sanità territoriale. E’  l’unico progetto in campo ed è stato  realizzato dai medici di famiglia in collaborazione con Tor Vergata ed in particolare della dottoressa Isabella Mastrobuono , direttore sanitario del Policlinico. Non dipinge scenari futuribili e ipotetici, ma il cambiamento possibile nei prossimi mesi. Non prevede costi aggiuntivi, ma si finanzia risparmiando sugli sprechi. E’ il nostro contributo per far voltare pagina alla sanità regionale. Offre una prospettiva di speranza, invece che i soliti tagli. Nei prossimi giorni illustreremo la proposta ai medici di ogni provincia e che alla fine di questo percorso partecipativo consegneremo il lavoro al nuovo Commissario per la sanità del Lazio e Presidente della Regione, Nicola Zingaretti. Il piano  recupera ad una nuova funzione i 22 ospedali chiusi e che ora versano in condizioni di totale abbandono, saranno di comunità, con moduli da 20 a 60 posti letto destinati prevalentemente alla gestione di persone anziane affette da patologie  croniche e degenerative. Saranno gestiti dai medici di medicina generale .  Ma questo è solo l’ultimo dei tre livelli che il progetto contempla. Il primo è costituito da 500 studi di medici di famiglia, gli ambulatori di prossimità, che opereranno all’interno di una sede unica e  disponibili per i cittadini 9 ore al giorno continuative; il secondo livello è composto da 60 strutture aperte 12 ore al giorno sette giorni su sette. Vi opereranno a livello distrettuale medici di famiglia, pediatri di libera scelta, ma anche  specialisti ospedalieri, personale infermieristico. I 22 ospedali restituiti al territorio  saranno di comunità, con moduli da 20 a 60 posti letto . Il piano individua per ognuno dei tre tipi di struttura funzioni, dotazione tecnologica e diagnostica. E’ una proposta organica che per la prima volta prevede anche costi certi. A regime questa rete costerà l’1,3% del budget regionale per la sanità cioè circa 150 milioni l’anno considerando in questa cifra anche quello che la Regione già paga per l’attuale sistema di medicina territoriale. La nostra è una  ipotesi di lavoro molto articolata , indica un percorso preciso frutto di una metodologia rigorosa. Un disegno organico che fa tesoro  di quanto già realizzato fino ad ora.  L’interesse suscitato dalla proposta nel mondo politico  presente al convegno che si è svolto a Ferentino testimonia la bontà dell’iniziativa. Il futuro è iniziato”.

AG.RF. (MP) 23.03.2013

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