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LA SALMA DELL’EX PRIMO MINISTRO THATCHER LASCIA L’HOTEL RITZ: LA PROSSIMA SETTIMANA I FUNERALII

LONDRA (RIVER FLASH)- La bara con la salma dell’ex primo ministro britannico, Margaret Thatcher, morta ieri a 87 anni, ha lasciato l’hotel Ritz durante la notte. Un’ambulanza privata è arrivata poco dopo la mezzanotte e ha trasportato la bara verso una destinazione che non è stata resa nota. L’ex premier risiedeva dal dicembre scorso al Ritz dopo il ricovero in ospedale per un intervento. I funerali della “Lady di ferro” si terranno la prossima settimana in una data che non è stata ancora fissata.

Il primo ministro David Cameron ha interrotto un tour in Europa appena cominciato e da Madrid e’ rientrato a Londra già nel pomeriggio per onorare la memoria dell’ex primo ministro davanti a Downing Street, dove la Thatcher è rimasta per oltre dieci anni. ‘Abbiamo perso una grande leader, una grande primo ministro, una grande cittadina britannico’, ha detto il leader Tory. ‘Margaret Thatcher ha salvato il nostro Paese’, ha aggiunto, ‘la sua eredità resterà non solo negli anni a venire, ma nei secoli’. Così, a seguire, un fiume di osanna: ‘Il più grande premier da Winston Churchill’, secondo Boris Johnson. ‘Ha cambiato il nostro Paese per sempre e tutti le dobbiamo molto’, il ministro degli Esteri William Hague.

Era ‘una vera forza della natura’ e ‘un fenomeno politico’, per John Major, che la sostituì alla guida del governo nel 1990. E dall’altra parte, anche gli ‘oppositori’, i laburisti nemici di sempre riconoscono che Margaret Thatcher è stata una ‘figura politica che svetta su tutte’, nelle parole di Tony Blair: ‘Pochissimi leader riescono a cambiare non solo il panorama politico del proprio Paese, ma del mondo’. Il mondo: negli Stati Uniti era prestissimo quando è stata diffusa la notizia. Ma è quasi paragonabile a quella vissuta in patria la commozione manifestata oltre l’Atlantico. Nel ricordo della donna che della ‘special relationship’ con l’America ha fatto un’ideologia e che nel liberismo è stata l’alleato più affidabile di Ronald Reagan e di quella rivoluzione culturale che furono gli anni ’80 per l’Occidente e non solo. L’attuale presidente Usa Barack Obama lo interpreta bene, dicendo che l’America ‘ha perso una vera amica’. Si parla molto di ispirazione in queste ore a Londra, ma la Lady di Ferro è stato anche un personaggio difficile, ha segnato con politiche controverse un periodo duro e doloroso per molti: la lotta ai sindacati, la guerra delle Falkland, la trasformazione dell’economia cha ha dato una svolta al paese giudicata irreversibile. E non manca chi oggi continua a contarne danni e vittime. Tanto che non troppo tempo fa, dell’ex primo ministro Tory già anziana e sofferente si era scritto che i funerali di Stato sarebbero stati da evitare perchè a rischio proteste. Anche su questo, alla fine, la linea l’ha dettata lei: per suo volere, saranno celebrati funerali con gli onori militari, ma non di Stato. Una cerimonia che, ha annunciato Downing Street, avrà uno status simile a quella tenuta per la regina madre e Lady Diana. E non a Westminster Abbey, ma a St. Paul Cathedral.

AG RF FT 9.4.2013

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