LA RUSSIA AFFERMA DI NON AVER COLPITO IN SIRIA LA POPOLAZIONE, L’ARABIA SAUDITA LA CONTRADDICE

AG.RF 01.10.2015 (ore 14:44)

(riverflash) – Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha respinto le accuse che gli attacchi aerei di Mosca in Siria sono stati finalizzati a obiettivi diversi dall’Isis e non hanno arrecato danni alla popolazione civile. Lavrov ha detto ai giornalisti, dopo l’incontro con il Segretario di Stato USA John Kerry a New York: “Le voci che l’obiettivo di questi attacchi aerei non sono le postazioni Isis sono infondate”, ha poi aggiungento che ha “non ci sono riscontri” su eventuali vittime civili.

Il Cremlino ha dichiarato che gli attacchi aerei russi in Siria sono mirati a colpire organizzazioni terroristiche. Dmitry Peskov, portavoce di Putin, dopo gli attacchi aerei sul territorio siriano, ha affermato: “Queste organizzazioni degli estremisti islamici sono ben note e gli obiettivi sono scelti in coordinamento con le forze armate della Siria”. Alla domanda se Putin è stato soddisfatto del modo in cui la campagna aerea russa era stata eseguita, Peskov ha detto: “E ‘troppo presto per parlare di questo”.

Quello del 30 settembre rappresenta il più grande intervento russo in Medio Oriente negli ultimi decenni dopo 4 anni di guerra civile in Siria.

Contro i bombardamenti sul territorio siriano si è alzata la voce dell’Arabia Saudita che ha chiesto alla Russia di porre fine alle sue operazioni militari. Lo ha affermato un diplomatico saudita in un discorso trasmesso dalla televisione di proprietà saudita Al-Arabiya. Mercoledì 30 settembre Abdallah Al-Mouallimi, parlando alle Nazioni Unite a New York, ha affermato che l’Isis non era presente nelle aree che sono state attaccate dai jet russi. “La delegazione del mio paese esprime la sua profonda preoccupazione per le operazioni militari che le forze russe hanno condotto a Homs e Hama, luoghi dove ISIS non ha presenti forze terroristiche. Questi attacchi hanno portato ad un elevato numero di vittime innocenti. Chiediamo alla Russia di fermarsi immediatamente”, ha concluso Mouallimi.