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LA ROMA VINCE IL DERBY E VA IN CHAMPIONS, LA LAZIO PAGA CARO IL NERVOSISMO

roma grande bellezzadi Stefano Celestri (AG.RF 25.05.2015) ore 23:52

(riverflash) – La Roma va direttamente in Champions League per il secondo anno consecutivo, cioè da quando Rudi Garcia è la guida tecnica dei giallorossi. Per la Lazio seconda delusione cocente in 5 giorni, i giorni che rischiano di rovinare un 2015 vissuto in maniera sontuosa. Prima la resa alla Juventus nella finale di Coppa Italia Tim Cup, poi la sconfitta nel derby che obbliga i biancocelesti a non perdere a Napoli per mantenere il terzo posto che vale il preliminare di Champions League.

Partenza lanciata della Lazio che al 3’ obbliga al tuffo De Sanctis con Candreva, abile a saltare Torosidis sulla sinistra e poi a concludere in diagonale. Al 5’ ancora lo scatenato Candreva si fa largo sulla sinistra e crossa al centro dove Klose impatta il pallone di testa, ma manda di poco fuori. Al 10’ Basta serve, appena dentro l’area, Parolo che calcia all’angolino basso alla sinistra di De Sanctis che si allunga e para. In campo sembra esserci solo la Lazio, ma il caldo all’Olimpico si fa sentire e si rischia di pagare dazio nel secondo tempo. Ci sono indizi di insicurezza. Al 11’ e al 13’ due lanci per Florenzi che entra in area superando Lulic per poi mettere al centro per il centravanti che non c’è. Florenzi è una spina nel fianco della difesa biancoceleste, mette apprensione. Al 22’ Lulic rischia l’espulsione falciando a centrocampo Iturbe lanciato in corsa che lo aveva anticipato, Gentiletti commette fallo su Totti ogni volte che il capitano romanista tocca palla. Segnali preoccupanti di una squadra che sa giocare a pallone, ma preferisce ricorrere al fallo sistematico. Al 28’ ancora Florenzi in contropiede arriva al limite dell’area, calcia di contro balzo ma Basta gli devia il tiro in extremis. La Lazio corre, pressa ma non ha geometrie di gioco, Biglia disputa una delle peggiori partite in biancoceleste. Forse non ha del tutto recuperato dell’infortunio al ginocchio. Pressing e falli sistematici, anche lontano dalla porta di Marchetti e al 32’ Gentiletti è ammonito per un fallo a centrocampo su Keita, preferito a Pjanic nella formazione iniziale. Al 35’ ancora un fallo laziale a centrocampo, lo commette Biglia su Florenzi e viene ammonito. Al 40’ Florenzi sfonda in percussione ma si allunga il pallone che viene catturato da Marchetti. Un minuto dopo Felipe Anderson da destra fa partire un diagonale apparentemente innocuo, ma carico d’effetto, che De Sanctis fatica a bloccare. La Roma va al riposo rincuorata, consapevole della grande giornata di De Rossi, autentico muro a protezione della difesa, oltre ai guizzi di Florenzi e Iturbe. La Lazio ha messo in mostra un grande Candreva, un Klose generoso che veniva a prendere palla a centrocampo e un De Vrij che non ha mai dato respiro a Totti. Un po’ poco per il popolo biancoceleste che ha vinto la partita delle coreografie con una Curva Nord sostuosa di colori da contrapporre a una Curva Sud che esponeva uno striscione di protesta indirizzato al presidente James Pallotta. Si sente l’assenza dell’infortunato Radu perché Lulic non è terzino da affronare sullo scatto breve Florenzi e Iturbe.curva nordcurva sud

Il secondo tempo vede subito un’occasione per la Lazio su diagonale di Biglia che va vicino al palo alla destra di De Sanctis. Al 51’ brutta entrata di Lulic su Totti al limite dell’area, un cartellino giallo ci stava ma Rizzoli non ha voluto lasciare in 10 la Lazio e ha ammonito Torosidis per proteste. Al 55’ entra Cavanda al posto di Lulic e al 56’ Klose, su lancio di Candreva da destra, serve un assist per Mauri, la cui mezza rovesciata è murata da un attento Manolas. Garcia comprende che la Roma ha bisogno di maggiore profondità e si gioca la carta Ibarbo richiamando in panchina Totti. Sarà la mossa che ha sbloccato il derby. Al 68’ Seydou Keita chiede la sostituzione per un dolore al ginocchio ed entra Pjanic. Altro cambiamento decisivo nella formazione giallorossa. Al 70’ su corner da sinistra Holebas serve al centro lo smarcato Ibarbo, che sbaglia un rigore in movimento. Al 72’ Rizzoli non vede una cravatta di Klose ai danni di Iturbe su azione da calcio d’angolo: c’era il rigore. Al 73’ passa la Roma su azione nata da un appoggio di Torosidis a Pjanic, pronto a servire di tacco Nainggolan che lancia sulla destra Ibarbo. Controllo palla difficoltoso del colombiano ma gli riesce di mettere al centro dove Iturbe anticipa Basta e insacca. L’attaccante argentino impazzisce di gioia, si toglie la maglia, viene ammonito. Pioli tenta il tutto per tutto, toglie Mauri, piuttosto in ombra, per inserire Djordjevic, il secondo centravanti. Mossa azzeccata perché al 81’ la Lazio pareggia con un’azione da manuale: traversone dalla trequarti sinistra di Felipe Anderson che Klose mantiene in campo, avendo la meglio di testa su Holebas, per servire a Djordjevic un pallone da spingere in rete di testa. Con la parità la Lazio si assicurerebbe i preliminari di Champions League, ma l’equilibrio resiste solo 4 minuti. Al 85’ su punizione da destra di Pjanic svetta di testa Yanga-Mbiwa in posizione regolare, che anticipa Djordjevic e insacca alla destra di Marchetti. Per il popolo biancoceleste una notte di frustrazione, anche per gli estremisti di destra venuti dalla Polonia. Due tifosi della Roma accoltellati tra via Giulio Romano e piazza Mancini sono il brutto corollario di una serata di calcio. Ferimenti avvenuti prima della partita quando i teppisti, mascherati da tifosi, trovano il momento giusto per sfogare la loro frustrazione.

 

LAZIO-ROMA: 1-2 (0-0)

Reti di Iturbe (R) al 73’, Djordjevic (L) al 81’, Yanga-Mbiwa (R) al 85’

Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Basta, De Vrij, Gentiletti, Lulic (dal 55’ Cavanda); Parolo, Biglia (dal 78’ Cataldi); Candreva, Mauri (dal 76’ Djordjevic), Felipe Anderson; Klose. (A disp.: Berisha, Strakosha, Ciani, Braafheid, Mauricio, Pereirinha, C.Ledesma, Onazi, Keita Baldé). Allen. Stefano Pioli
Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Sey.Keita (dal 68’ Pjanic), De Rossi, Nainggolan; Florenzi, Totti (dal 61’ Ibarbo), Iturbe (dal 85’ Doumbia). (A disp.: Skorupski, Astori, Maicon, A.Cole, Balzaretti, Paredes, Uçan, Ljajic, Gervinho). Allen. Rudi Garcia
Arbitro: Nicola Rizzoli di Bologna

Ammoniti: Totti (R) al 9’, Lulic (L) al 22’, Gentiletti (L) al 32’, Biglia (L) al 35’, Torosidis (R) al 52’, Klose (L) al 62’, Iturbe (R) al 74’, Florenzi (R) al 87’

Recupero: pt 2’ e st 5’

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