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LA ROMA “SI SVEGLIA” E BATTE IL VERONA 2 A 1 CON L’IMMANCABILE BRIVIDO – GOL DI LUKAKU, PELLEGRINI E FOLORUNSHO

AG.RF.(redazione).21.01.2024

Nel primo tempo le reti di Lukaku e Pellegrini, entrambe su assist di El Shaarawy. L’Hellas spreca un rigore con Djuric e accorcia le distanze con Folorunsho

“riverflash” – la prima di Daniele De Rossi in panchina, porta 3 punti preziosissimi in casa Roma: inizia così, nel migliore dei modi la nuova avventura del nostro indimenticabile n.16 giallorosso: in uno stadio Olimpico pieno, con i tifosi eccitati per il suo “ritorno a casa”, il neo mister non poteva esordire meglio di così: un boato all’annuncio del suo nome, alcuni fischi all’ingresso dei giocatori in campo e ancora striscioni “nostalgici” pro mourinho “Grazie mister per averci difeso sempre, contro tutto e contro tutti”. In questa atmosfera è iniziato il match tra Roma e Verona, battuto per 2 a 1 con brivido (quello non manca mai..). Ma i padroni di casa hanno offerto una prestazione degna di questo nome, disputando un grande primo tempo, rallentando nel secondo e rischiando qualcosa nel finale. Con la vittoria di ieri, i giallorossi hanno dimostrato di esserci ancora, dopo le critiche degli ultimi giorni e si sono riportati a ridosso della zona Champions. Il primo tempo è stato da manuale: la Roma, trascinata da un incontenibile El Shaarawy (che ieri giocava nel “suo” ruolo), hanno praticamente chiuso la pratica in 30 minuti, andando a segno (sempre su passaggi del Faraone), prima con Lukaku e poi con un bellissimo gol di Pellegrini che forse non basterà a placare gli animi di coloro che lo insultano, ma forse può aiutare a provare a giudicarlo in modo diverso. Con De Rossi in panchina, la novità è stata la difesa a 4 e il modulo 4-2-3-1: assenti Mancini e Cristante, con Pellegrini a centro campo, Dybala a fianco di El Shaarawy e Lukaku in vanti. Il clima iniziale non è dei migliori, gli estimatori di Mourinho osservano attenti e come loro, Dan Friedkin e figlio in tribuna. Al 19′ , dopo triangolazioni veloci, con i giocatori che corrono, e passaggi finalmente in verticale, El Shaarawy si invola verso Montipò, viene recuperato dai difensori del Verona ma riesce a servire Lukaku che di sinistro fulmina il portiere del Verona. La Roma c’è e al 25esimo Lukaku mette un pallone in area.  Tchatchoua si fa anticipare da ElSha, il pallone arriva Pellegrini che scarica un sinistro sotto la traversa. Il Verona è alle corde,, fa fatica a recuperare e per poco non incassa il terzo gol; Huijsen è favorito da un rimpallo dopo un tiro deviato di El Shaarawy, ma di sinistro (non è il suo piede), spreca l’occasione del 3-0. Nella ripresa i giallorossi, calano inevitabilmente e al 56esimo squilla il primo campanello d’allarme, quando Folorunsho di testa batte Rui Patricio, ma l’arbitro annulla il gol per una precedente spinta su Karsdorp. I veneti protestano, ma la decisione risulta giusta. Il mister giallorosso allora, richiama Dybala non al meglio (l’abbiamo visto più volte toccarsi il flessore della gamba destra) e inserisce Zalewski. Dopo 10 minuti, un colpo di testa Djuric, viene respinto con il braccio largo da Llorente: l’arbitro viene richiamato dal Var ed è rigore: sul dischetto va lo stesso Djuric che tira altissimo e spreca un’occasione d’oro. I giallorossi sono stanchi, rallentano ancora e al 76esimo il Verona accorcia le distanze grazie ad una papera di Rui Patricio che si fa sorprendere con un tiro da lontano centrale, sul quale il portiere giallorosso va troppo “morbido” e la palla va in rete. Manca poco alla fine, i veneti si caricano e si buttano in avanti alla ricerca del pareggio. La Roma “tiene” e porta a casa la vittoria. De Rossi emozionatissimo a fine partita, abbraccio dai giocatori in campo e virtualmente da quelli sugli spalti, si è espresso così: “Sono contento, direi che la mia prima è andata bene, con i giocatori che abbiamo ci divertiremo: l’accoglienza dell’Olimpico è stata memorabile”. Difficile immaginare le emozioni di un ex giocatore, bandiera della Roma, che aveva dentro di sé il sogno di allenare un giorno la “sua” Roma: troppo presto? Chi può dirlo.. sta di fatto che sull’onda dell’entusiasmo, anche se il mister è alla guida della squadra da pochi giorni, cambiamento  si è visto.. di buon auspicio per il prosieguo del campionato, tutto da vivere.

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