LA NOTTE DEGLI ZINGARI NELLA PERIFERIA SUD-EST DI ROMA

AG.RF  22.09.2013  (D.N.)

(riverflash) – La Romanina, quartiere a sud est della Capitale, è abitata da una numerosa popolazione di etnia “rom”. All’incrocio tra via Salvatore Barzilai e via Domenico Baccarini, è stato ferito Enrico Casamonica, 35 anni appartente all’omonima famiglia, più volte indagata e condannata nel campo dell’usura, ma che ha dato all’Italia Romolo Casamonica, pugile che ha indossato la canotta azzurra a un’Olimpiade.

Cinque colpi di pistola sono partiti da un motorino colpendo fortunatamente solo di striscio l’esponente del clan zingaro, che è stato ricoverato per essere medicato al Policlinico Tor Vergata. Mentre i poliziotti indagavano, cercando di rintracciare i feritori, fuggiti sullo scooter, il clan “rom” ha deciso di fidarsi della “giustizia fai da te”.

Poche ore dopo infatti i Carabinieri intervengono per sedare una rissa, sempre in zona Romanina (forse si scrive Rom Anina), e arrestano due uomini, di 56 e 54 anni, anch’essi componenti del clan Casamonica, che si erano appena scagliati con calci, pugni e sprangate contro un giovane uomo a bordo di un motorino. Erano convinti di farla pagare al malvivente che prima aveva gambizzato il familiare. L’aggredito invece, un caporale dell’esercito di 22 anni, sembra totalmente estraneo alla sparatoria avvenuta in via Barzilai.

La notte del week-end ha visto la cronaca giudiziaria capitolina affollata da zingari. A Tor Bella Monica, quartiere periferico non lontano dalla Romanina, un giovane rom di 20 di famiglia originaria della Serbia, è stato fermato dai Carabinieri per un controllo di routine. Non tutti gli zingari sono poveri e non tutti passano le giornate a chiedere l’elemosina o a rovistare tra i cassonetti. Il ragazzo 20enne fermato a Tor Bella Monica, guidava un’automobile extra lusso una Porsche Panamera turbo, che non è risultata rubata. Libretto in regola, ma il guidatore senza patente valida per sedersi al volante di tale vettura. Al momento in cui gli è stata contestata la violazione al codice della strada il giovane zingaro ha preso quattro banconote da 50 euro e le ha inserite nel passaporto, offrendole ai militari dell’Arma sperando di riuscire a corromperli. Immediata la reazione dei Carabinieri che hanno arrestato il 20enne per “istigazione alla corruzione”, oltre a sequestrare le 4 banconote da 50 euro, hanno sequestrato l’autovettura extra lusso del valore di circa 160.000 euro. Giudicato in direttissima il nomade è stato condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione.