Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

LA LEGGENDA DI SAN MARTINO E DELLA SUA BREVE ESTATE AUTUNNALE

AG.RF  11.11.2013  (N.A.)

(riverflash) – Ad Amiens, città francese non lontana dal Belgio, c’è la cattedrale gotica più bella del mondo e sanno cucinare bene come in pochi posti al mondo, ma quando tira il vento dal mare del Nord fa veramente freddo. Abbiamo fatto tale premessa prima di raccontare la storia di San Martino, che era un soldato romano prima di diventare vescovo, perché i fatti, forse leggendari, avvennero ad Amiens.

Era l’11 novembre: il cielo era coperto, piovigginava e tirava un ventaccio che penetrava nelle ossa; per questo il cavaliere era avvolto nel suo ampio mantello di guerriero.
Ma ecco che lungo la strada c’è un povero vecchio coperto soltanto di pochi stracci, spinto dal vento, barcollante e tremante per il freddo.
Martino lo guarda e sente una stretta al cuore. “Poveretto, ­ pensa ­ morirà per il gelo!”
E pensa come fare per dargli un po’ di sollievo. Basterebbe una coperta, ma non ne ha.
Sarebbe sufficiente del denaro, con il quale il povero potrebbe comprarsi una coperta o un vestito; ma per caso il cavaliere non ha con sé nemmeno uno spicciolo.
E allora cosa fare? Ha quel pesante mantello che lo copre tutto. Gli viene un’idea e, poiché gli appare buona, non ci pensa due volte.
Si toglie il mantello, lo taglia in due con la spada e ne dà una metà al poveretto.
“Dio ve ne renda merito!”, balbetta il mendicante, e sparisce.
San Martino, contento di avere fatto la carità, sprona il cavallo e se ne va sotto la pioggia, che comincia a cadere più forte che mai, mentre un ventaccio rabbioso pare che voglia portargli via anche la parte di mantello che lo ricopre a malapena.
Ma fatti pochi passi ecco che smette di piovere, il vento si calma.
Di lì a poco le nubi si diradano e se ne vanno. Il cielo diventa sereno, l’aria si fa mite.
Il sole comincia a riscaldare la terra obbligando il cavaliere a levarsi anche il mezzo mantello.
Ecco l’estate di San Martino, che si rinnova ogni anno per festeggiare un bell’atto di carità ed anche per ricordarci che la carità verso i poveri è il dono più gradito a Dio.

Falsa, invece, la credenza che il giorno di San Martino, 11 novembre, sia la festa dei mariti traditi. Essendo il giorno in cui si tenevano molte fiere del bestiame munito di corna, San Martino è diventato il giorno della Festa dei Cornuti.

 

san-martino-e-il-povero

 

Pubblicato da 

 

 

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*