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LA “DEBACLE” DELLO STATO

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AG.RF.(Claudio Peretti).22.05.2015

“riverflash” – Ormai ci siamo, i fatti sono sotto gli occhi di tutti: lo stato è alla frutta, non riesce più a farne una giusta! Di cosa parliamo? Iniziamo dai migranti, profughi o richiedenti asilo che dir si voglia. Abbiamo messo in campo prima “Mare Nostrum”, ora Frontex: andiamo a prendere i profughi sui barconi fino alle coste libiche e li portiamo qui. Poi li ammassiamo nei centri di raccolta e poi? Poi li carichiamo sui pullman e cerchiamo di trasportarli nelle varie province italiane, che poi non li vogliono. Allora li ricarichiamo sui bus li portiamo da qualche altra parte, sperando di trovare qualche sindaco, qualche governatore compiacente, soprattutto contro la volontà della popolazione. E allora, di cosa parliamo? Che fiducia possiamo dare ad un’organizzazione (quella del nostro stato) che pensa a portare qui la gente dall’Africa senza neppure sapere dove l alloggerà, cosa farà loro fare, insomma, senza aver prima pensato al modo di gestirli? Quindi chiediamo aiuto all’Europa, continuiamo a elemosinare l’aiuto di un’organizzazione virtuale: la Commissione Europea, che decide cose che poi gli stati membri non applicano. Anche qui c’è da ridere: una volta stabilito che gli stati devono dividersi i migranti equamente, è stato creato un algoritmo che tiene conto della superfice degli stati, del numero di abitanti e del prodotto interno lordo. Bene, in base a questo calcolo, l’Italia ha per ora accolto il 92% di migranti, mentre la Germania ne ha già il 112% (non mi è chiaro quanti ne hanno gli altri stati membri), per cui noi, non solo non possiamo distribuire quelli che sono da poco arrivati, ma dobbiamo prenderne altri. E questo sarebbe il “management” che il nostro governo riesce a fare coi migranti: roba da matti, stupidi e insipienti! Se in un’azienda si programmassero le cose in questo modo, l’azienda fallirebbe subito, non solo, ma i manager che lavorano così male sarebbero subito licenziati! Come secondo caso, accaduto in questi giorni, prendiamo il recente giudizio della Corte Costituzionale, che ha deliberato di pagare a tutti i pensionati l’adeguamento delle pensioni alla contingenza, cosa che il governo Monti aveva sospeso per evitare la bancarotta dell’Italia. Ma come? Prima viene nominato senatore a vita e poi capo del governo Mario Monti, grande economista, professore universitario, salvatore della patria, e poi la Consulta, nonostante il fortissimo debito dello stato (superiore ai 2000 miliardi di Euro), ci viene a dire che si debbono restituire, con gli arretrati, tutti gli adeguamenti al costo della vita… E questo dopo 4 anni dal provvedimento preso dal governo Monti.. No, dico, non ci potevano pensare prima? Perché proprio adesso? Forse vogliono fare un bel dispetto a Renzi? Ma possiamo fidarci di uno stato le cui istituzioni si fanno i dispetti a scapito del benessere dei suoi cittadini? Morale: ora ci riempiono la testa sul centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nella prima guerra mondiale. Il messaggio è più che chiaro: stanno cercando di farci il lavaggio del cervello per farci tornare patriottici, per farci credere in questa Italia a cui, almeno il 50% non crede più. Perché il 50%? Per il semplice motivo che è il numero dei non votanti, di quelli che non credono più alla democrazia e che quindi non vanno a votare. Ed oggi, 24 maggio, tutte le TV hanno dato larga enfasi al “Piave mormorava…” con le scolaresche che cantavano l’inno di Mameli. Tutto per cercare di inculcare in noi il famoso sentimento di “Unità nazionale”. Cosa direbbero oggi quelli che sono morti per la patria durante la prima Guerra Mondiale? Potrebbero dire che ne è valsa la pena, quando la maggior parte delle imprese del Lombardo-Veneto e del Nord Italia si stanno delocalizzando, se non lo hanno già fatto, in Austria e in Svizzera? Potrebbero affermare con certezza che hanno fatto bene a morire per gli Italiani, facendo in modo di essere governati da questo governo e non da quello austriaco? (Qui è bene ricordare che in Austria si paga il 25% di tasse, mentre da noi se ne va il 45%..). E allora, cosa dire dei nostri politici e dei nostri governanti? Se lasciamo da parte i corrotti, possiamo dire che gli altri se la cavano governandoci bene? Lascio a voi la risposta a questa domanda.

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