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LA CORTE EUROPEA “AIUTA” I PRECARI DELLA SCUOLA ITALIANA

untitledAG.RF.(MP).

“riverflash” – La Corte europea ha emesso una storica sentenza, dopo anni di battaglie: “no al rinnovo sistematico dei contratti a tempo determinato”. A seguito di ciò, il governo ha già in previsione la stabilizzazione di 150mila insegnanti che ora potrebbero diventare 250mila. I precari della scuola (ausiliare tecnico o amministrativo) dunque verranno assunti dopo tre supplenze annuali: ciò è quanto ha stabilito la Corte in base alla dalla direttiva europea n. 70 del 1999, secondo cui dopo 36 mesi di servizio i precari hanno diritto ad essere assunti a tempo indeterminato, a meno che non sussistano “ragioni oggettive”. La questione riguarda in particolare i cosiddetti posti vacanti e disponibili: cattedre vere e proprie, senza un docente titolare alle spalle da sostituire, che avrebbero potuto essere assegnate in pianta stabile e che lo Stato, invece,  ha sempre preferito trasformare in incarichi a tempo determinato rinnovati annualmente, per ragioni essenzialmente economiche. Difficile quantificare con precisione il numero dei docenti potenzialmente interessati dalla sentenza: il sindacato Anief parla addirittura di 250mila precari da stabilizzare. Di certo c’è che dei 150mila docenti delle Graduatorie ad Esaurimento (i cosiddetti “precari storici”), circa 125mila hanno maturato nel corso degli anni 36 mesi di servizio. E’ per questo motivo che il governo ha deciso di varare un piano straordinario di assunzioni e per questo ha già stanziato un miliardo di euro per il 2015, nella legge di stabilità. Con “l’assorbimento” dei precari, previsto dalla riforma, anche tutte le supplenze annuali verranno assorbite e scompariranno. Le migliaia di docenti abilitati esclusi dal piano dovranno comunque attendere i prossimi concorsi.

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