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LA CITTA’ CHE (NON) MUORE

di Maria Michela D’Alessandro (AG.RF. 29.12.2013) (riverflash) – Da un punto di vista etimologico una “mostra” è un’esposizione pubblica di opere d’arte, oggetti, macchine, animali. E allora oggi, in chiusura di un 2013 pieno di eventi, la mia rubrica vi porta a “mostrare”, anzi a scoprire non una sola esposizione, bensì un intero paese. Si tratta di Civita di Bagnoregio, situato in posizione isolata in provincia di Viterbo e raggiungibile soltanto attraverso un ponte pedonale in cemento armato.

Denominata “la città che muore”, Civita di Bagnoregio, attualmente abitata da dodici persone, in realtà ha ancora tanto da “vivere” e mostrare. Iscritta all’associazione de “I borghi più belli d’Italia”, la frazione è nota anche per il presepe vivente, giunto quest’anno alla ventottesima edizione, che viene allestito nel periodo natalizio. Nei giorni 26, 28 e 29 dicembre e 1, 4, 5 e 6 gennaio 2014 potrete immergervi in una suggestiva cornice in cui vi sembrerà che le lancette si siano fermate tanto tempo fa.

La luce blu rende tutto più magico. Un’occasione imperdibile, anche per gli amanti delle tradizioni enogastronomiche di un paese in cui la cultura toscana, umbra e laziale si fondono. I visitatori inoltre, una volta attraversato il ponte, possono ammirare artigiani delle più antiche attività a lavoro nelle loro antiche botteghe e, accompagnati da musiche soft e natalizie, vengono trasportati in una ambiente magico.

Tutti armati di tablet, cellulari e fotocamere per immortalare l’arrivo di Giuseppe, Maria e del Bambinello nella grotta, allestita nella piazzetta davanti alla Chiesa di S. Donato, gli ospiti della “città che muore” possono toccare con mano per un pomeriggio la stessa atmosfera e lo stesso calore che più di duemila anni fa si respiravano a Betlemme durante la nascita di Gesù.

Negli altri giorni dell’anno, anche senza i figuranti del presepe vivente, Civita di Bagnoregio conserva comunque un fascino indiscusso. Tante sono, infatti, le testimonianze lasciate dagli etruschi, che fondarono il paese 2500 anni fa. Nelle vie della Civita sono senz’altro da visitare la chiesa di San Donato, il Palazzo Vescovile e la casa natale di San Bonaventura. Da ricordare anche l’appuntamento della prima domenica di giugno e della seconda di settembre, in concomitanza con le feste patronali, con il Palio della “Tonna” (“tonda” nel dialetto di Bagnoregio), in cui le contrade del paese si affrontano a dorso d’asino.

civita

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