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LA CAMERA DEI DEPUTATI HA BOCCIATO CON LARGA MAGGIORANZA L’ABOLIZIONE DELLE PROVINCIE

AG.RF  09.10.2013

(riverflash) –  I conti non tornano e il Governo cerca soldi per non sforare quel 3% da incubo. La ricetta è sempre la stessa, quella ereditata da Mario Monti, tasse su tutto. Non solo IMU e aumento dell’IVA, ma anche tasse sulle accise, che già sono tasse, tasse sui rifiuti, sull’acqua, sulla televisione. Risultato calo dei consumi, imprese che chiudono, persone che perdono il lavoro. Tasse sul soggiorno e turisti che scappano quando andrebbe incoraggiato il turismo.

Il governo Monti aveva preannunciato il taglio delle provincie, altre poltrone e posti per il voto di scambio sindacalizzato. I partiti che formano l’attuale maggioranza PD, PdL e Scelta Civica l’avevano promesso in campagna elettorale: abolizione delle provincie. A Roma, sulla Laurentina, c’è il nuovo Palazzo della Provincia vuoto. Tutto lasciava pensare che comune e regione bastassero a fare sentire il loro costoso peso sulle spalle dei cittadini.

Oggi, invece, colpo di scena a Montecitorio. Si è votato per l’abolizione delle provincie e solo il MoVimento 5Stelle ha votato a favore del provvedimento. Nella foto sono le luci verdi sono quelle dei “grillini”. Quelle rosse, invece, sono della maggioranza e dei suoi zuavi che, compatti, hanno votato no. Le provincie non vanno abolite. Altre tasse, niente tagli, altre poltrone, altri posti di lavoro da gestire per il voto di scambio. Evviva!

tenere le province

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