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LA BOSCHI “AVVISA” LA MINORANZA: “CHI REMA CONTRO SULLE RIFORME, CONSEGNA L’ITALIA A GRILLO E SALVINI

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AG.RF.(MP).03.08.2015

“riverflash” – L’ha detto forte e chiaro, Maria Elena Boschi, in un’intervista a Sky TG24: “Chi rema contro le riforme, consegna l’Italia a Grillo e Salvini e io non voglio correre questo rischio”. Il ministro delle riforme costituzionali, ha dunque risposto alle domande sui principali temi di attualità politica. “Siamo noi giovani che dobbiamo essere più saggi, rispetto ad alcuni senatori che hanno più esperienza parlamentare ma minacciano la guerriglia parlamentare contro il proprio partito: nel Pd, occorre essere tutti d’accordo e decidere a maggioranza”. In merito alle tasse il ministro ci ha tenuto a specificare che “Ridurre la tassa per la prima casa non significa ridurre i trasferimenti ai Comuni, né tagliare i servizi. E’ una sfida impegnativa ma siamo abituati alle sfide ambiziose. I primi di settembre, il governo eserciterà la delega sulle partecipate, con un provvedimento per l’efficientamento e l’aggregazione delle partecipate statali”. Inoltre ha annunciato anche l’impegno sulla lotta all’evasione: “Da noi sul tema sono arrivati pochi annunci e molti risultati. Nell’ultimo anno abbiamo recuperato un 7% in più rispetto all’anno precedente. Abbiamo chiuso accordi con la Città del Vaticano, siamo il primo paese al mondo a farlo”. In autunno, verrà affrontato anche il tema delle unioni civili, per le quali “serve una legge, che non siamo in grado di fare da soli e stiamo cercando un accordo con chi vuole darci una mano e ci stiamo confrontando con 5 Stelle, Area Popolare e una parte di Forza Italia. E ce n’è anche per Ignazio Marino che, secondo la Boschi, non è coinvolto in mali affari, ma ha il difficile compito di far rinascere Roma, toglierla dal degrado in cui è caduta e “noi come Pd, lo appoggiamo”. Per quanto riguarda le riforme costituzionali, “arriveranno in aula dopo la pausa estiva: e sono soddisfatta di quelle già approvate perché gli investitori hanno di nuovo fiducia nell’Italia e con il Jobs Act la disoccupazione è tornata a calare”. In fine sulla possibilità di un eventuale voto anticipato, il ministro non ha dubbi: “Si andrà avanti fino al 2018 e spero che Renzi vinca….”.

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