5 Lug 2013
LA BOLDRINI DECLINA L’INVITO DI MARCHIONNE: NON ANDRA’ A VISITARE LO STABILIMENTO SEVEL IN ABRUZZO
“riverflash” – Ha declinato l’invito di Marchionne con una lettera cortese nella quale adduce come motivazione. “impegni istituzionali precedentemente presi in agenda”. La presidente della Camera Laura Boldrini ,era stata invitata a visitare lo stabilimento Sevel in Val di Sangro, in occasione della cerimonia che si svolgerà il 9 luglio. L’invito, le è stato recapitato proprio nel giorno in cui la Presidente della Camera ha ricevuto i rappresentanti della Fiom e proprio nella lettera, scritta dall’amministratore delegato della Fiat, c’era anche scritto che “la Fiom ha una rappresentatività molto limitata e non ha sottoscritto un contratto nazionale. La Boldrini ha quindi risposto a Marchionne, evidenziando bene il suo pensiero: “ Le vecchie ricette hanno fallito e quindi ne servono altre, nuove; affinchè il nostro Paese possa tornare competitivo, è necessario percorrere la via della ricerca, della cultura e dell’innovazione e tale via non è affatto in contraddizione con il dialogo sociale e con costruttive relazioni industriali: non sarà certo nella gara al ribasso sui diritti e sul costo del lavoro che potremo avviare la ripresa”. Si tratta di una presa di posizione netta che arriva il giorno dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori nella parte relativa al diritto di rappresentanza solo per le sigle sindacali firmatarie di contratto. Tale decisione da ragione alla ragione alla Fiom e sembra che a Marchionne non sia sicuramente piaciuta, ma soddisfa pienamente Susanna Camusso, leader della Cgil, la quale ha commentato: “occorre festeggiare l’accordo firmato unitariamente a Cisl e Uil sulla rappresentanza perché la sentenza della consulta dice che nessuno potrà mai cacciare un sindacato da un’azienda”. Critico invece il Pdl che esprime il suo dissenso sulla mancata partecipazione della Boldrini, attraverso le parole dell’on. Fabrizio Di Stefano: “Apprendiamo che la Boldrini non si recherà a visitare la Sevel a causa di impegni istituzionali ma non senza lasciar trapelare una punta polemica nei confronti della Fiat dicendo ‘non sarà’ certo nella gara al ribasso sui diritti e sul costo del lavoro che potremo avviare la ripresa. Forse la Presidente non sa e se lo sa è ancora più grave, che la Sevel in Val di Sangro dà lavoro a 5200 persone, senza contare le 2000 e più dell’indotto e rappresenta quindi una realtà economico-industriale importantissima per il territorio. Ribadendo che siamo tutti contrari alle gare al ribasso sui diritti del lavoro è in momenti come questo che dovremmo essere tutti impegnati per la crescita economica e per la sua creazione ed il fatto che Marchionne annunci il restiling del Ducato e l’ampliamento dell’impianto fa sperare che i numeri occupazionali crescano ulteriormente. Per questo riteniamo ingeneroso l’atteggiamento della Presidente della Camera nei confronti di unazienda che crea e dà lavoro sul territorio. Dico alla Presidente Boldrini che la settimana scorsa è venuta a L’Aquila per visionare la situazione post terremoto, che attendiamo di vedere se non sia stata una delle tante inutili passerelle o se al contrario porterà risultati concreti per il nostro martoriato territorio”.
AG.RF. (MP) 05.07.2013