JUVENTUS E GAZZETTA DELLO SPORT AI FERRI CORTI: LA SOCIETA’ VIETA L’INGRESSO ALLO STADIO A DUE GIORNALISTI ED E’ BUFERA

AG.RF.(redazione). 20.11.2016

“redazione” – Sicuramente gli strascichi della vicenda Buffon sono ancora evidenti: ciò che è successo prima del match tra i bianconeri e il Pescara, probabilmente ne è la prova. Infatti, a due giornalisti accreditati ad assistere alla partita di ieri allo Juventus stadium, è stato vietato l’ingresso in tribuna stampa. E molto probabilmente il fatto è legato alla frase che Buffon avrebbe detto in seguito al pareggio casalingo con il Lione. Il giornale sostiene che egli abbia detto (ed ovviamente è stato pubblicato): “In serie A si scansano, in Europa no”. La società e il portiere hanno categoricamente smentito tale affermazione e da qui è nato il diverbio che sembra essere ancora in atto. La Gazzetta si è espressa in merito al divieto di ingresso dei “suoi” due giornalisti, affermando che: “La situazione è grave, ma non seria e critichiamo questa scelta che riteniamo pericolosa: quella cioè di “scegliersi” i giornalisti. Da parte sua la società bianconera ha rimandato al mittente la richiesta di accredito dei due giornalisti che avrebbero dovuto dare il loro contributo al giornale per la gara contro il Pescara.Secondo il club campione d’Italia, il diritto di cronaca sarebbe garantito dal fatto che ne lasciano passare altri, indicati a inizio stagione dalla nostra Direzione per avere (come accade con tutte le altre grandi squadre) delle tessere stagionali. Solo quelli sono ospiti graditi, gli altri no. E per le prossime gare, hanno fatto sapere, che valuteranno il da farsi di volta in volta. La Gazzetta ha inoltre annunciato che “il fatto è già stato riportato alla Lega di Serie A, al Coni e alla Federcalcio, e che si attende un rapido intervento in questa spiacevole vicenda, restando ferma la volontà dell’intera Gazzetta di continuare a informare i lettori nel modo migliore e attraverso i cronisti scelti da noi. Non certo dalla Juventus”. Insomma, si è trattato di un fatto molto spiacevole, sicuramente contrario ad ogni logica di democrazia e di rapporti tra stampa e club.