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ITALIA PIU’ FORTE DELLA PAURA O ITALIA DI FIFONI?

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AG.RF.(MP).26.05.2014

“riverflash”- Mentre Matteo Renzi si gode il “suo”, 40% (e oltre), gli italiani sono divisi tra chi ha voluto dargli fiducia, dimostrando di volere (come lui) le riforme in tutta fretta, chi ha votato il Movimento 5 Stelle perché nonostante le urla di Grillo, ha ritenuto che il Paese potrà cambiare solo se ci sarà una rivoluzione…. E quale rivoluzione meglio di quella….. e chi si è proprio astenuto dall’andare a votare, con l’idea che in Italia si cambia tutto per non cambiare nulla. A chi dare ragione? Difficile dirlo! Sicuramente andare a votare dovrebbe essere il “dovere morale” di ogni cittadino, anche perché poi succede, che quando la percentuale dei votanti, supera di poco il 50%, a decidere sono solo la metà degli italiani e il loro voto va di nuovo  suddiviso tra questo e quel partito che prova a portare in Europa i suoi uomini….  Dalla chiusura delle urne dunque, abbiamo assistito alla lunga notte elettorale ascoltando commenti e dichiarazioni dei leader e dei rappresentanti dei vari partiti…. Risultato: in questo momento Renzi sta letteralmente “gongolando” perché gli elettori lo hanno premiato alla grande e gli hanno dimostrato tutta la loro “fiducia”, in pochi mesi di governo; il premier si dichiara “commosso” da tanta stima e affetto espressi con il voto di ieri….. ora però occorre mettere mano seriamente alle riforme, perché la gente che lo ha votato, si aspetta qualcosa di concreto da lui…. Saranno stati gli 80 ero in busta paga a convincerli? Probabilmente sì, ma la sensazione è che tutto ciò non possa bastare a dare una “sferzata” all’Italia per riportarla sulla retta via. Cosa farà ora Renzi? Andrà a chiedere regole meno rigide all’Europa? Chi può dirlo…quello che si sa sono i dati certi, quelli che sanciscono la sua vittoria senza ombra di dubbio ma che gli hanno anche “regalato” una bella nuova “gatta a pelare”, “perché ora che ti abbiamo votato, caro Renzi, devi fare qualcosa di concreto per il nostro Paese e per tirarci fuori da questo sfascio economico nel quale ci troviamo…”, diceva un’anziana donna ieri, all’uscita del seggio dove aveva votato. Dall’altra parte c’è poi Beppe Grillo, “il deluso di turno”, quello che ha appena superato il 20%, quello che era convinto della vittoria, dopo essere andato a gridare in tutte le piazze, la sua rabbia contro il parlamento: “mandiamoli tutti a casa” urlava, ma evidentemente gli italiani non vogliono questo,  vogliono continuare ad andare avanti così, “senza rischiare nulla”….. troppo legati ormai ai “vecchi” schemi e alle “vecchie” logiche….. la rivoluzione “sbandierata” da Grillo ora deve aspettare, perché dalle urne è uscita la constatazione che la gente non vuole o non è ancora pronta a fare la rivoluzione….. Infine, c’è Forza Italia, o meglio, quello che resta di Forza Italia, con un leader condannato, battuto, che ha visto il partito da lui fondato nel 1994 con grande entusiasmo, sciogliersi come neve al sole: “abbiamo pagato lo strappo di Alfano”, ha dichiarato ieri sera, quasi a voler giustificare la caduta libera del suo partito….. E poi ci sono tutti gli altri piccoli partiti i quali, chi più o chi meno, è riuscito a racimolare poche percentuali di voti…. E allora quella che si prospetta oggi, alla luce dei risultati elettorali, è un Italia più forte della paura o un’Italia di fifoni? Giriamo a voi la domanda, cari lettori….

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