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IPOTESI GRAZIA A BERLUSCONI, MONTI E CASINI: “FORSE SI PUO”

silvio-berlusconi-mediaset[1]AG.RF. (MP) 28.08.2013

“riverflash” – Mentre Guglielmo Epifani va ripetendo a gran voce che il Pd voterà (compatto?) a favore della decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, sull’altro fronte Pierferdinando Casini e Mario Monti “aprono” al cavaliere: “Non troverei a priori scandaloso, né incompatibile con lo Stato di diritto, un eventuale provvedimento di clemenza, in considerazione del ruolo avuto da Berlusconi nella vita politica italiana” Dunque, proprio tenendo conto dell’eccezionalità del caso Berlusconi, della la sua condanna che non può certo essere cancellata dal Senato, si tratta comunque di un caso eccezionale e come tale andrebbe considerato. Sono state queste le parole di Monti in un’intervista rilasciata nella giornata di ieri, parole a cui ha fatto eco anche Casini. Il motivo di questa eventuale quanto improvvisa apertura, va ricercata nella “voglia” di trovare un equilibrio e nello stesso tempo viene riconosciuto a Berlusconi il ruolo incontestabile di un politico che, anche se è stato condannato, rappresenta comunque “un leader per la metà degli italiani che lo hanno votato”, così come ha dichiarato Casini, tirando in ballo la legge Severino. E ora il Partito Democratico si trova spaesato e confuso perché alcuni dei “suoi” si sono dimostrati favorevoli ad un’eventuale apertura, spaccando la coalizione e uscendo un po’ dalle righe rispetto alla linea dettata dal suo segretario Epifani: “La Corte di Lussemburgo potrebbe essere interpellata perché dica se in base alla normativa europea, applicabile anche in Italia, la legge Severino dà luogo a pena, non retroattiva, o a un semplice effetto sulla condanna”, ha affermato Luciano Violante, il quale ha anche aggiunto: “Se esiste la possibilità di ricorrere alla corte di Strasburgo, non vedo come questa possibilità possa essere negata a Berlusconi: egli deve poter utilizzare tutti gli strumenti a disposizione”; su questa posizione si sono schierati anche altri onorevoli del centrosinistra e ora quindi l’incertezza resta sovrana: per avere una risposta occorrerà attendere l’esito della votazione della commissione in senato (9 settembre), mentre il cavaliere aspetta le decisioni in merito come un condannato qualsiasi……

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