6 Mar 2016
INTERVENTO IN LIBIA: VOGLIAMO LA VERITA’
AG.RF.(MP).06.03.2016
“riverflash” – Questa sera, 4 marzo 2016, dopo aver saputo che 2 italiani in mano all’ISIS in Libia sono stati rilasciati e 2 uccisi, un rappresentante del governo ha detto su RAI 1 che, per intervenire in Libia, dobbiamo attendere di essere invitati dal governo locale, solo dopo che ci sarà un governo riconosciuto di unità nazionale libica.
Ma sono matti? Ci prendono in giro? Perché accampano queste scuse, perché ci raccontano queste assurdità? Ma come, prima, quando c’era Gheddafi che faceva un po’ il dittatore , ma che non ci minacciava affatto, siamo intervenuti a fianco dei francesi e degli inglesi ed ora, che c’è un grave pericolo che l’ISIS si impossessi di tutto o gran parte del territorio Libico, beh, ora ci raccontano che “non possiamo ripetere lo stesso errore fatto in passato” e che quindi dobbiamo attendere l’invito del governo locale di unità nazionale: governo che non c’è.
Due sono i punti che i nostri governanti ci devono chiarire:
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Se ci fosse già un governo di unità nazionale, molto probabilmente non ci sarebbe bisogno di un intervento pacificatore per estromettere l’ISIS:
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Se siamo intervenuti con Gheddafi al potere, con il quale avevamo appena stretto rapporti commerciali e di alleanza e che non ci minacciava affatto, cosa aspettiamo ad intervenire adesso che c’è una forte minaccia, non solo per l’Italia, ma per tutto il mondo civile?
E poi che significa che dobbiamo essere invitati dal governo ufficiale Libico (che non c’è) quando siamo intervenuti contro Gheddafi, quando ci avevano invitato solo francesi ed inglesi (contro i nostri stessi interessi)?
Penso che, qualunque sarà il governo libico in futuro, ci sarà grato se interverremo contro l’ISIS, per cui, cosa aspettiamo? Perché tanta paura? Abbiamo paura di attentati in Italia? Tanto ce li faranno lo stesso.
Oppure dobbiamo essere conniventi con l’ISIS per ordine superiore di qualcuno o di qualche grossa organizzazione economica mondiale che nessuno ci vuole raccontare?
Visti i fatti e le reticenze ad intervenire, quando invece siamo intervenuti in passato in paesi e per motivi molto meno barbarici (vedasi l’intervento in IRAQ) viene da chiedersi quali siano i veri retroscena:
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schiavi degli USA?
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Succubi di qualche grossa organizzazione di vendita di armamenti all’ISIS
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Conniventi con l’ISIS per non farci fare attentati? (ricordiamoci che questo lo abbiamo già fatto in passato: ai tempi di Andreotti, c’era stato un accordo con il nostro governo per il pagamento di cospicui fondi all’organizzazione terroristica Palestinese di Arafat).