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IN SARDEGNA UN CACCIATORE È STATO UCCISO DA UNA FUCILATA DI UN AMICO

AG.RF  29.12.2013  (ore 21,39)

(riverflash) – Si era arrampicato in una zona impervia del sassarese Massimo Marras, calamitato dalla sua passione, quando un destino beffardo gli ha fissato, proprio in quella zona, l’appuntamento con la morte. Aveva 48 Massimo Marras, originario di Cagliari, e la sua passione era uccidere. Uccidere animali e volatili, sia chiaro. Nulla di illegale. Anche se le statistiche la danno in calo inesorabile, la caccia continua ad attrarre una larga fetta d’italiani. Una fucilata esplosa accidentalmente da un amico nelle campagne intorno a Villanova Monteleone, in località Puttu Codinu, alle 9 di questa mattina e due vite sono state spezzate: quelle della vittima e quella dell’amico che lo ha assassinato, sia pure per tragico errore. La zona è molto impervia e i soccorritori hanno avuto difficoltà a raggiungerla. Per Massimo Marras non c’è stato nulla da fare, non è stato possibile strapparlo alla morte. Sull’episodio indagano i carabinieri del Comando provinciale di Sassari.

Statistiche pubblicate il 13 dicembre 2013 dalla Regione Toscana, testimoniano l’inarrestabile flessione della caccia. I cacciatori toscani che hanno esercitato l’attività venatoria nel 2012 sono stati 86.983, con un calo del 6,5% rispetto all’anno precedente. Erano 106 mila nel 2007, ma a metà anni ’90 se ne contavano circa 160 mila e nei primi anni ’80 erano 270 mila. Anche l’età avanza: il 55 % dei cacciatori attivi ha infatti più di 60 anni. Solo 3178 sono i giovani fra i 18 e i 29 anni.

 

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