IMPRONTA DIGITALE AL POSTO DELLA FIRMA: LA PROPOSTA DI LEGGE PER CHI HA GRAVI LIMITAZIONI FUNZIONALI

AG.RF.(MP).04.05.2015

“riverflash” – La proposta arriva dalla deputata del Pd, Ileana Argentin, per tutti coloro che hanno gravi limitazioni funzionali e non possono utilizzare le mani, per cancellare la diversità, soprattutto quella basata su limiti imposti dalla società e non sulle capacità reali della persona con disabilità motorie”, superando gli ostacoli e le lungaggini che la burocrazia impone. La proposta nasce per garantire “pari dignità” a ogni persona e assume maggior valore, poiché arriva dalla parlamentare dem, sulla sedia a rotelle per una malattia, l’amiotrofia spinale, che progressivamente indebolisce l’ apparato muscolare. Le persone con gravi limitazioni funzionali, vanno incontro a tutta una serie di problemi e l’Argentin ha voluto quindi, con la sua proposta, dare loro la possibilità di una vita indipendente: “E’ inaccettabile che ancora oggi si debbano tollerare assurde lacune legislative che impediscono a donne e uomini con titoli di studio e lauree di sottoscrivere documenti o dichiarazioni e di poter affermare la propria identità al pari degli altri; i disabili che attualmente subiscono questa situazione sono veramente tanti e non poter firmare i documenti, esprimendo la propria volontà, dovendo ricorrere ad un parente, rappresenta un serio problema”. Ecco perché una “legge ad hoc”, rappresenterebbe la soluzione per restituire un diritto “a chi non ce l’ha”. L’Istat riporta che attualmente, le persone con limitazioni funzionali sono 3,2 milioni circa, di cui 2 milioni 500mila anziani. Più alta la quota delle donne: il 7,1% contro il 3,8 tra gli uomini. Hanno limitazioni di tipo motorio 1 milione e 500mila persone, pari al 2,6% della popolazione di 6 anni e più, con quote molto più alte dopo i 75 anni. Nella maggioranza dei casi (55,5%), le persone cumulano più tipi di limitazioni funzionali (1 milione 800mila persone). In particolare, sono circa 900mila (pari al 29,3%) le persone che riferiscono sia limitazioni motorie che difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane, mentre le persone disabili gravi sono circa 51mila.