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IL GOVERNO VUOLE TAGLIARE LE PENSIONI D’ORO PER AUMENTARE LE MINIME, DI MAIO, “LE PENSIONI SOPRA I 4MILA EURO SONO UN PRIVILEGIO RUBATO”

AG.RF.(redazione).26.06.2018

“riverflash” – Il governo si appresta ad aumentare le pensioni minime finanziate con il taglio di quelle d’oro percepite senza aver versato i contributi corrispondenti. Ma per questa operazione, la flat tax rischia di far saltare tutto. Se n’era già parlato ma l’argomento troppo delicato, torna al centro dell’agenda politica. Le pensioni d’oro dunque, tornano ad essere nel mirino del governo: “Questo è l’inizio di un’Italia più giusta”, ha commentato il vicepremier Luigi Di Maio, aggiungendo anche di voler aumentare le minime. Ma quanto ci costano le pensioni d’oro? Quelle superiori ai 3mila euro mensili, costano circa 30 miliardi di euro all’anno, e “rappresentano una grave forma di disuguaglianza economica e sociale”, così come ha commentato Codacons. Confrontando gli ultimi dati Istat e Inps si evidenzia che in Italia sono poco più di un milione (il 6,8% del totale) le pensioni superiori ai 3.000 euro mensili, per un controvalore che sfiora i 30 miliardi di euro annui. Ma i conti evidenziano che sarà necessario “tagliare” già dai 4.000 euro. Recuperare un miliardo di euro dal taglio delle pensioni retributive (cioè quelle non calcolate integralmente sulla base dei contributi effettivamente versati) è tecnicamente possibile, ma ciò sarebbe possibile appunto, tagliando la pensione a tutti coloro che oggi ricevono uno o più assegni previdenziali per un importo complessivo superiore ai 4mila euro netti al mese. Secondo i calcoli di Tabula, il centro studi fondato dall’economista e grande esperto di previdenza Stefano Patriarca, complessivamente le pensioni incassate in Italia costano il 20-25% in più rispetto ai contributi versati, a causa delle vecchie e quanto mai “generose” regole previdenziali del passato, basate sul sistema retributivo. Per arrivare a quota 1 miliardo bisognerebbe invece intervenire ai danni di circa 100mila unità, che percepiscono complessivamente 4000mila euro al mese, aggiungendo all’ assegno previdenziale anche una pensione di invalidità da lavoro per un infortunio subito in passato. In questo modo, con il miliardo risparmiato, le pensioni minime salirebbero a circa 780 euro e  quelli interessati al provvedimento, sarebbero così stimati, tra i 2 e i 4 mln.

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