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IL TWEET DI RENZI: SOCIETA’ CALCIO PAGHINO STRAORDINARI ALLA POLIZIA

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AG.RF.(MP).02.10.2014

“riverflash” – Approvato l’emendamento (che verrà inserito nel nuovo decreto legge) in Commissione Bilancio, per cui le società professionistiche di calcio, avranno l’obbligo di contribuire al pagamento delle spese per gli straordinari delle Forze dell’ordine e della Polizia, utilizzando dall’1 al 3% degli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti. Si tratta di una norma che farà decisamente discutere, richiesta più volte dall’opinione pubblica. Ma qual è l’obiettivo? Sicuramente quello di  contrastare la violenza degli stadi e la decisione di avviare tale emendamento, è nata dopo la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina in cui ha perso la vita Ciro Esposito. Il decreto prevede norme più stringenti in caso di violenze dentro e fuori dagli stadi in occasione di eventi sportivi. In altri Paesi europei, quali la Gran Bretagna, le squadre di calcio si fanno carico della sicurezza interna agli impianti di gioco, curata da steward appositamente reclutati dalle agenzie. La polizia è presente in quantità minima all’interno degli stadi, mentre si occupa della sicurezza al loro esterno. Nell’emendamento si legge che “una quota non inferiore all’1 per cento e non superiore al 3 per cento degli introiti complessivi derivanti dalla vendita dei biglietti e dei titoli di accesso validamente emessi in occasione degli eventi sportivi è destinata a finanziare i costi sostenuti per il mantenimento della sicurezza e dell’ordine pubblico in occasione degli eventi medesimi, ed in particolare per la copertura dei costi delle ore straordinarie e dell’indennità di ordine pubblico delle Forze dell’ordine”. Dunque “con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno da emanarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, sono stabiliti i criteri, i termini e le modalità di versamento da parte delle società professionistiche per l’applicazione delle disposizioni nonché la determinazione della percentuale anche tenendo conto del diverso livello professionistico”. Ora si attendono le reazioni dei presidenti delle società calcistiche, che sicuramente non saranno positivi: il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, ha infatti dichiarato: “E’ necessario un confronto. Il provvedimento così com’è ci preoccupa molto, anche per il precedente che rischia di costituire. Le società di calcio sono contribuenti significativi come tutti gli altri e non sarà facile stabilire cosa è ordinario e cosa straordinario, perché tutto dipenda dai modelli organizzativi”.

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