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IL TRAMONTO DEI PARTITI E LE NEVROSI DELLA POLITICA

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AG.RF.(Claudio Peretti).26.10.2014

“riverflash” –  Qualche benpensante ritiene che forse sarebbe stato meglio dare quei soldi a qualche azienda in crisi, magari per riprendersi e dare lavoro a qualcuno che il lavoro non ce l’ha. Ma lasciamo perdere questi concetti moralistici e vediamo l’aspetto più oscuro e sintomatico della manifestazione.

Prima le manifestazioni del sindacato erano soprattutto contro il governo Berlusconi, ora sono contro il governo Renzi, che è fondamentalmente formato dal PD.

Alla manifestazione contro il governo Renzi hanno aderito gli stessi del PD: Fassina, Cuperlo e Civati: come mai hanno manifestato contro il loro stesso partito? Agli intervistatori hanno dato risposte ambigue, quasi sconclusionate, rivelando appunto la nevrosi di una rimozione, cercando di dire che non manifestavano contro il proprio partito ma per solidarietà con gli scioperanti (che, guarda caso, manifestavano contro Renzi….).

E allora eccoci alla paranoia del momento attuale: il governo Renzi sta in piedi con l’aiuto del nuovo centro destra, che si è staccato da forza italia. Quindi i due maggiori partiti italiani o si sono già divisi (NCD da FI) o si stanno per dividere ( Fassina, Civati, Cuperlo da Renzi). E queto dove si porterà? Come mai Renzi ci aveva promesso che non sarebbe andato al Governo se non dopo nuove elezioni e poi ha fatto il capo del governo con il vecchio parlamento? Come mai si ha tanta paura di fare nuove elezioni? Come mai non si fa la tanto acclamata nuova legge elettorale di cui si era tanto parlato quando Renzi era stato appena nominato capo del governo? Cos’è che spaventa tanto Napolitano per non sciogliere le camere ed indire nuove elezioni?

Bene, i vecchi partiti, PD, e FI e NCD non funzionano più. I legami che prima li tenevano insieme si sono volatilizzati: il PD stava insieme per contrastare Berlusconi, ora che lui non c’è più si sta sfaldando. FI stava insieme per contrastare i “comunisti” ma ora che di comunisti non si sente più parlare, non ha più ragione di esistere. La destra e la sinistra sono rimaste vaghe idee di qualche vecchio politicante, i nuovi non sanno neppure più quali ideali fossero alla base di quei partiti.

Restano il M5S e la Lega Nord, che hanno basi pragmatiche e solide: M5S si batte contro la corruzione dei vecchi politici, che è sotto i nostri occhi quotidianamente con miriadi di scandali e appropriazioni indebite di denaro pubblico,  la Lega Nord si batte per difendere i nostri confini dalla continua invasione di africani, orientali ed extra comunitari. Due partiti con solide basi “Bottom – Up” si direbbe in gergo manageriale oggi, ossia che non partono dall’alto ma dal basso. Idee molto semplici e chiare che possono capire tutti.

I concetti di FI e del PD partono invece dall’alto, sono idee imposte che non generano più consenso e che, soprattutto, non risolvono la crisi in cui ci troviamo. Il sindacato, dal canto suo, continua a difendere gli operai che il lavoro lo hanno già e, per motivi di sopravvivenza, si appoggia soprattutto sui pensionati, visto che i veri lavoratori dipendenti sono sempre meno. Oggi si sono sentiti tutti chiedere. Lavoro, Lavoro, Lavoro, ma nessuno ha chiesto questo semplice concetto: “si, ma lavoro per fare cosa?”, visto che, anche se ci fosse più lavoro, poi si dovrebbero vendere i frutti di questo benedetto lavoro e, con il costo del lavoro in Italia, la cosa appare quasi impossibile.

A ben guardare, la manifestazione di oggi non è servita a nulla, se non a fare gongolare Camusso e Landini, e  ci ha fatto capire questi semplici concetti:

  • Anche il PD, come FI, si sta sfaldando

  • Il sindacato non ha nessuna forza e nessuna capacità di generare nuovi posti di lavoro

  • Con le prossime elezioni, se ci saranno, spariranno PD e FI, o diventeranno partiti minori

  • Con le prossime elezioni  saliranno Lega Nord e M5S

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