5 Nov 2019
Il ritrovamento a Salonicco della tomba di Luigi Ascani per ricordare la guerra di Macedonia
AG.RF 05.11.2019
(riverflash) – A settembre del 1916 era arrivato un corpo di spedizione italiano in Macedonia. Nella primavera del 1917, l’Armee d’Orient del generale Sarrail era stata rinforzata al punto di disporre di 22 divisioni: 6 francesi, 6 serbe, 7 inglesi, 1 italiana, 1 greca “di difesa nazionale” e 2 russe. A queste furono poi aggiunte altre 2 divisioni greche. Venne pianificata un’offensiva per la fine di aprile, ma l’attacco iniziale fallì con gravi perdite e l’offensiva venne fermata il 21 maggio.
Alla Biblioteca Comunale di Terni, il prossimo 9 novembre, si terrà un incontro su un fronte dimenticato della Grande Guerra. Ci riferiamo al fronte Macedone o di Salonicco fu il risultato del tentativo delle potenze dell’Intesa (Francia, Gran Bretagna, Italia, Russia e Grecia) di venire in soccorso della Serbia, minacciata dall’attacco coordinato di Germania, Austro-Ungheria, Bulgaria e Impero Ottomano.
Il ritrovamento della tomba del caporale Luigi Ascani, nato a Terni il 7 novembre 1884, che partì per la guerra nel 1915 lasciando la moglie e quattro figlie in tenerissima età è stato lo spunto per raccontare una guerra quasi dimenticata. Ascani non fece più ritorno e i familiari non seppero mai dove fosse morto né tanto meno dove fosse sepolto. Per una serie di fortunate coincidenze e grazie al supporto della rete web, i parenti dopo 100 anni sono riusciti a trovare la tomba del loro avo.
Luigi Ascani giace nel cimitero militare di Salonicco insieme ad altri tremila soldati italiani morti nel lontano fronte macedone.
Il racconto del ritrovamento della sepoltura del caporale Luigi Ascani è anche il presupposto per conoscere un fronte dimenticato dove oltre 40.000 italiani combatterono valorosamente.