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IL PARMA FERMA UNA ROMA LENTA E PREVEDIBILE ANCHE CON GERVINHO IN CAMPO

roma-parma campionato calcio serie a 2014-2015(SC) – AG.RF 15.02.2015 (ore 18:40)

(riverflash) – La bella Roma della stagione scorsa ormai è solo un ricordo. Da due mesi e mezzo non riesce a vincere all’Olimpico e oggi non ci è riuscita nemmeno contro il Parma, ultimo in classifica e con più di un piede in Serie B. Stavolta non c’erano Totti e Pjanic, a volte incolpati di rallentare il gioco giallorosso. Non c’era Maicon, accusato di essere troppo affaticato per applicarsi nella fase difensiva. C’erano, invece, De Rossi e Gervinho, tornato vincitore dalla Coppa d’Africa portando a Roma il compagno Doumbia. Garcia ha definito il nuovo ivoriano “Uno che la butta dentro”, ma oggi non ha strusciato un pallone. Forse aveva bisogno di ambientarsi, di conoscere i nuovi compagni. Garcia, invece, l’ha buttato subito nella mischia, come fece con Ibarbo. Mosse della disperazione, a nostro avviso, di chi ha perso lucidità. A Cagliari ha vinto la Roma dei Verde e dei Paredes, ma il tecnico francese se ne è dimenticato scegliendo di mandare in campo un Doumbia lento e spaesato. Crediamo che oggi il vero problema della Roma sia Garcia, incapace di mandare in campo una squadra che giochi a ritmi elevati e sappia anche tirare da fuori area centrando lo specchio della porta, ma anche crossare per la testa del centravanti. Il Parma, dal canto suo, ha sfoderato una prestazione d’orgoglio al cospetto del nuovo presidente Manenti che ha promesso di pagare gli stipendi (una parte n.d.r.) il 16 febbraio. Donadoni ha visto sfoltire la rosa ducale al dispersal di gennaio, ma ha saputo mandare in campo una squadra orgogliosa, che ha cercato di evitare soprattutto la sconfitta. Chiudere i varchi, del resto, non è impresa titanica contro una Roma che gioca al rallentatore.

La cronaca vede una Roma a caccia del successo senza avere le idee chiare. Sulle maglie, al posto occupato dallo sponsor, un messaggio di buon anno al popolo cinese. Nainggolan è il padrone del centrocampo, ma non è preciso negli appoggi alle punte. Al 24’ la difesa ducale respinge un tiro di Gervinho e sulla ribattuta di Ljajic è pronto alla chiusura Lucarelli. Al 37’ Florenzi impegna Mirante, mentre al 43’ Ljajic salta due difensori ma calcia fuori. Un minuto dopo, su traversone di Nainggolan, colpisce di testa Seydou Keita, ma centralmente, senza impensierire Mirante.

Nel secondo tempo la Roma prova ad alzare il ritmo. Al 59’ De Rossi lascia il posto a Verde e al 60’ Gervinho conclude tra le mani di Mirante. Al 65’ un diagonale di Nainggolan esce, questione di centimetri. Al 83’, su cross di Verde, impatta il pallone, in tuffo di testa, Ashley Cole ma colpisce la traversa. Al 89’ stesso copione con cross di Verde per Cole, che colpisce di piede senza inquadrare la porta. Finisce all’Olimpico con un clamoroso 0-0.

ROMA-PARMA: 0-0

Roma (4-3-3): De Sanctis; Florenzi, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole; Keita, De Rossi (dal 59’ Verde), Nainggolan; Gervinho, Doumbia (dal 85’ Sanabria), Ljajic (dal 77’ Paredes). Allen. Rudi Garcia

Parma (4-3-3): Mirante; Cassani (dal 91’ Feddal), Mendes, Lucarelli, Costa; J. Mauri, Mariga (dal 85’ Lodi), Nocerino; Varela (dal 77’ Palladino), Belfodil, C. Rodriguez. Allen. Roberto Donadoni

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