di Giulio Ranzanici (AG.RF 08.06.2015) ore 16:56
(riverflah) – E così quando stamattina il mio amato Zeus è morto proprio come muoiono gli uomini e le donne e come è morto Zeus il dio degli dei e moriranno i dii e gli dei tutti che a pensarci bene non sono che rockstar o calciatori un po’ longevi visto che ogni due o tremila anni si lancia nel mondo della moda religiosa un dio nuovo possibilmente da sacrificare prima o poi quando è morto il mio gatto Zeus a me sale la tristezza e un giramento di cojoni di primo acchito giacché la morte mi sta odiosa poi però che bella vita ha fatto sempre libero in giardino a fare a pezzi merli e scoiattoli e la corteccia delle piante e la vita è un mattatoio collettivo e alla fine ho fatto insieme a Sergio un cuore d’oro un buco nel giardino o meglio quanto a scavare ha scavato lui braccia d’acciaio e Bea la figlia con la fisarmonica ha intonato una canzone e Zeus era avvolto in un panno con stampigliati sopra Corto Maltese e una frase di Hugo Pratt che parla di viaggi e mi piace pensare che ora è in viaggio come viaggiamo tutti vivi e morti per dove non è dato di sapere ma in fin dei conti la traversata a volte non è male.
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