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IL CROLLO DELLE IDEOLOGIE

untitledAG.RF.(Claudio Peretti).25.04.2015

“riverflash” – Alla fine ci siamo arrivati: le vecchie contrapposizioni di destra e sinistra in politica non hanno più senso. Come ci detta la cultura orientale ed esoterica ognuno ha bisogno del suo opposto, quando gli opposti coincidono, crollano entrambi. Non c’è alcun dubbio che la DC si è retta fino a quando il comunismo russo non è crollato. Così ora il PD e Forza Italia stanno crollando perché non hanno più alcuna contrapposizione ideologica, entrambe parlano solo più di lavoro, economia e migranti. Oggi la contrapposizione dei partiti in Italia va cercata altrove: va cercata fra coloro che hanno raggiunto privilegi di posizione garantitegli dal governo o dai governi di stato, regione, provincia, comuni e coloro che questi privilegi non li hanno. Ci troviamo quindi di fronte a due entità che presto si coaguleranno in due potenti partiti: quelli delle direzione generali, dei ministeri, dell’esercito, delle prefetture, delle questure, dei tribunali, degli enti di stato vari (e chi più ne sa, più ne metta) e tutti gli altri: gli operai, gli impiegati, le partite IVA, i lavoratori autonomi, i dipendenti delle piccole e medie imprese. Non so ancora come si chiameranno questi partiti, ma presto si formeranno e si daranno battaglia, lasciando da parte le vecchie concezioni di destra e sinistra, lasciando da parte le commemorazioni del 25 aprile, che oggi, a parte qualche vecchio partigiano sopravvissuto, non interessano più a nessuno. A proposito, ma cosa ci sarà dietro queste commemorazioni? Cosa ci vogliono ancora dire che non ci hanno già detto centinaia, migliaia di volte? Roba di oltre 70 anni fa, i pochi che le hanno vissute allora erano bambini e, non ce lo dimentichiamo, Mussolini non ha fatto un colpo di stato, ma è stato eletto a stragrande maggioranza, da quegli stessi che, probabilmente, vista la mala parata, poi si sono arruolati fra i partigiani. A questo punto, perché non commemorare anche la caduta di Napoleone… E’ ovvio, la storia la scrivono i vincitori e, secondo me, non ce la raccontano tutta giusta (vedasi il risorgimento e l’intervento dei piemontesi al sud: tutti eroi i vincitori e tutti cattivi i perdenti, ma, dico io, sarà pur stato qualche eroe anche fra i borbonici ed i papalini!

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