IL CANONE RAI DIVENTA UNA TASSA, INDIPENDENTE DAL POSSESSO DEL TELEVISORE

AG.RF 07.11.2014 (ore 23:13)

(riverflash) – Tasse, sempre più tasse. Il Governo cerca soldi come sempre, anche se Renzi sorride e afferma: “Andiamo avanti”. Si va avanti strizzando il collo agli italiani tramutando in imposta il canone Rai. Fino ad oggi si deve pagare in quanto si possiede un televisore, ma oggi la gente usa il computer, oppure il tablet. Della vecchia tv generalista, con noiosi talk-show o notiziari che esaltano Matteo Renzi, alla gente importa poco. Semmai preferiscono i canali a pagamento tipo Sky e Mediaset Premium. Allora la Rai che deve fare, tagliare le spese? Niente affatto. Antonello Giacomelli, sottosegretario allo sviluppo economico, ha avuto l’idea vincente: niente più canone, ma contributo. Cioè una tassa che ognuno deve pagare, senza bisogno di possedere il televisore. Si pagherà inserita nella bolletta elettrica, pagheranno tutti. Infatti fino ad oggi solo la metà degli italiani dichiara ogni anno il possesso del televisore, determinando un’evasione di 500-600 milioni di euro. Roba da incubi per quelli del Ministero dell’Economia sempre impegnati a rastrellare soldi, mandando la bolletta Rai a tutti. Una tassa quindi e non più il pagamento di un servizio.

Renzi aveva prima annunciato di voler eliminare lo spiacevole balzello televisivo, che negli ultimi anni era cresciuto. Cresciuta anche l’insistenza degli spot che si servivano di parole crude per alimentare i sensi di colpa. A maggio il messaggio era: “Sarai un ritardatario, non un evasore”. Meglio distratto che delinquente la morale. Purtroppo però il Presidente del Consiglio ha fatto male i conti e in un secondo momento ha smentito l’eliminazione del Canone Rai 2014-2015. Colpirà tutti ma sarà più basso, circa 90 euro che può scendere a 30 euro per le famiglie meno benestanti.