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IL BLUFF DELLA SCUOLA, TROPPI EMENDAMENTI E I TEMPI SI ALLUNGANO: MESSE A RICHIO TREMILA ASSUNZIONI

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AG.RF.(MP).17.06.2015

“riverflash” – La riforma della scuola, rischia di slittare di un anno: le 3000 richieste di modifiche al ddl infatti, bloccano di fatto “La buona scuola” quella che Renzi aveva progettato per cambiare il mondo dell’istruzione. Ma ora egli è costretto a fare marcia indietro, perché i numerosi emendamenti presentati, hanno complicato notevolmente il percorso, soprattutto per i precari, che “speravano”, come promesso dal governo, di essere assunti già a settembre. Ora dunque, il ddl Buona Scuola, è all’esame della Commissione Istruzione del Senato della Repubblica, ma i tempi continuano ad allungarsi, con l’ennesimo rinvio, avvenuto ieri. I problemi maggiori, ironia della sorte, arrivano soprattutto dal Pd, dove, dopo il “flop” delle amministrativa, l’atmosfera già poco conciliante, non è proprio serena e molte sono le tensioni, all’interno del partito. Il pomo della discordia è soprattutto legato alle assunzioni dei precari, per i quali il premier Renzi, aveva promesso di provvedere con un decreto legge, in caso di slittamento della riforma. Ora occorre vedere cosa farà, certo il presidente del Consiglio, non sta attraversando un momento felice “E’ il più difficile da quando governo, ma voglio restare fino al 2018”, ha dichiarato. Dunque il Pd, rispetto alle assunzioni degli insegnanti, ha chiesto lo stralcio dal ddl dell’articolo 10 (quello appunto relativo alle assunzioni) e un nuovo decreto. Ma non è solo questo l’argomento della disputa interna: c’è anche da rivedere il potere assegnato ai presidi. Per scongiurare il pericolo di un rinvio, che sembra ormai scontato, la commissione intende lavorare velocemente per poter trasferire la riforma, nell’aula del Senato, in modo da poterla varare già la prossima settimana, tenendo conto che, dopo questo passaggio, dovrà tornare alla Camera, prima in commissione, poi in Aula. Sembra abbastanza improbabile però, che tutta l’operazione possa essere conclusa entro il 30 giugno…. data indicata dal ministro Giannini, come tempo “ultimo”, per varare la riforma della “Buona Scuola”.

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