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I VITALIZI D’ORO DEGLI EX PARLAMENTARI…..E IO PAGO!

(riverflash) – Gli “esclusi” dal Parlamento in queste ultime elezioni, possono stare allegri, in fondo cadranno sempre in piedi, a giudicare dalla buonuscita ricevuta per non essere stati rieletti in Parlamento e come se non bastasse la buonuscita dei Parlamentari non viene tassata affatto, mentre gli italiani, nello stesso caso, debbono al fisco il 27%. Mentre gli italiani fanno sacrifici e si disperano pensando che forse non arriveranno mai ad avere una pensione, gli ex onorevoli (molti dei quali con doppio lavoro), non hanno tanto da preoccuparsi viste le “sostanziose” liquidazioni che prenderanno a fine mandato. Perché a questi ex, non verrà dato soltanto il vitalizio, ma anche la buonuscita, un “regalino” sotto forma di assegno per un eventuale reinserimento nella vita politica….Ma quanto guadagnano mediamente gli onorevoli? Il loro stipendio si aggira intorno ai 14mila euro netti ma non solo: essi possono anche usufruire di tutti i mezzi di trasporto gratis e qualora dovessero finire questi “privilegi”, nel caso quindi un parlamentare non dovesse essere più eletto, a 65 anni, noi, perché a pagare alla fine siamo noi, lo “aiutiamo” con un vitalizio che sia in grado di garantirgli la tranquillità economica: la cifra in questione, varia da 2.500 a 7.000 euro netti al mese. Un esempio eclatante è quello di Gianfranco Fini, ex Presidente della Camera dei Deputati: il suo assegno di fine mandato è di 250.00 euro e il vitalizio di  6mila euro al mese…. E quindi dov’è il problema? Egli sarà anche un “trombato” delle ultime elezioni politiche, tuttavia ha di che sorridere… ma non sarà l’unico ad essere allegro perché è stato riportato che proprio in questi giorni, tutti gli esclusi dovrebbero ricevere un assegno di fine mandato non tassato (quindi netto) di “tutto rispetto”:  andrà dai 44 mila euro per chi è stato eletto solo nel 2008, fino a quasi 300 mila netti a seconda della propria carriera parlamentare e la cosa più bella è che tali cifre non interessano il fisco, sfuggono a redditometro e speso metro e sono cumulabili con ogni altro reddito, pensione o Tfr… e mentre “io pago” come diceva Totò, ognuno di noi starà pensando: “quasi quasi in un’altra vita farò il politico”….. o no?

AG.RF. (MP) 07.04.2013

 

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