I MAGICI EFFETTI DELLA “CERA D’API”

(riverflash) – La cera d’api,  prodotta dalle api operaie, è la secrezione delle ghiandole ciripare situate tra gli anelli dell’addome, conseguente ad una trasformazione chimica del nettare.

Quando la cera si solidifica l’ape stacca con le pinze delle zampe posteriori le scaglie di cera che poi tritura e amalgama con le mandibole. La cera così trattata viene utilizzata dalle api operaie per costruire i favi dell’arnia.

I favi appena costruiti, sono di colore bianco ma divengono molto presto gialli, un giallo sempre più scuro con l’uso. Fondendo i favi in acqua calda si ottiene la cera vergine, che rappresenta la varietà più pregiata. Quando la cera proviene da materiali cerosi che l’apicoltore ricava dai suoi alveari, si presenta di un bel colore giallo dorato, più o meno carico, possiede un odore dolce e aromatico molto caratteristico che ricorda quello del miele. Al tatto dà una leggera impressione di unto.

La cera d’api ha proprietà: emollienti, è idratante, espettorante, antidolorifica e cicatrizzante. E’ particolarmente indicata in caso di dolori reumatici, artrite, lombaggini, poiché mantiene a lungo il calore e ritorna velocemente allo stato solido.

In caso di bruciature e ferite la cera d’api costituisce uno strato protettivo asettico sotto il quale i tessuti cicatrizzano senza contrazioni (fase iniziale dei cheloidi).

Con la cera d’api si possono fare: suffumigi, pomate, creme e impacchi Per fare i suffumigi: bruciare alcuni grani di cera d’api sui carboni accesi; per preparare un impacco di cera d’api, pennellare la parte interessata con cera d’api e paraffina fuse insieme in parti uguali, applicare l’impacco tiepido ma non bollente.

Per calmare la tosse: aspirare il fumo prodotto dai suffumigi per facilitare l’espettorazione e guarire rapidamente dalla tosse.

Per calmare dolori reumatici e dolori causati da artrite, gotta, lombaggini, sciatica, varici, ecc: utilizzare l’impacco pennellando la parte interessata e lasciare in posa per 5-10 minuti.

di Lauretta Franchini(AG.RF.19.04.2013)