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I CAFFE’ di EDGAR DEGAS >>

 

di Lauretta Franchini (AG.RF.09.10.2013)

 

(Riverflash) – Per Edgar Degas, nel suo dipinto “L’assenzio” del 1876, il caffé è  la solitudine di un primo piano vuoto, con le tonalità fredde di azzurri e grigi ed una coppia alticcia seduta al tavolo, davanti alla nota bevanda verde, l’assenzio, tanto cara a Verlaine.

Degas costruisce la tela che ritocca di continuo come una sua abitudine, elabora i rapporti spaziali tra pieni e vuoti, elimina gli elementi superflui. La sua arte è a lungo studiata, non è immediata, bensì un’elaborazione intellettuale.

La scena non è uno spaccato di vita vissuta colta nel suo svolgersi, ma l’evocazione di un ambiente. A posare, con lo sguardo fisso nel vuoto dei fumi dell’alcol, sono due amici dell’artista, l’incisore Marcellin Desboutin compagno del Café Guerbois, e l’attrice Ellen Andrée.

Edgar Degas, L'assenzio, 1876

Edgar Degas, L’assenzio, 1876

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