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Hermans festival: Silvano Rodi suona l’organo alla Collegiata di San Nicolò a Collescipoli

di Francesco Angellotti (AG.RF 28.05.2018)

(riverflash) – Tutti si aspettavano, dopo le elezioni, che si risolvessero le problematiche assillanti, e la Storia d’Italia avrebbe preso la via risolutiva verso il Cambiamento, che è l’unica soluzione per uscire dai Problemi. Ma per uscire dai Problemi, sono intervenuti tanti Problemi. Mica è facile e lapidario trovare la direzione verso la quale è giusto andare; ed infatti le linee che si sono evidenziate, si possono porre ai poli opposti; gli altri cercano d’inserirsi per bilanciare, ma è tutt’ abilità insita nelle manovre.

   Adesso come facciamo? Si è dovuti ricorrere ad un appiattimento delle linee che hanno attirato i Voti, pur di  cercare di adeguarsi tutti insieme; ma le difficoltà incombenti ancora ci fanno stare col fiato sospeso: si metteranno d’accordo? Perchè altrimenti si dovrà ricorrere ad altre elezioni. Anche se sarebbe una posizione grave dello Stato nei confronti dei cittadini, perchè verrebbe espressa l’evidenza che il parere dei votanti (quei pochi) ha condotto ad una selezione che non va bene; quindi i pareri devono cambiare per permettere la formazione di una squadra di Governo Omogenea. Attirando i moniti da parte straniera, che inducono all’Attenzione, perchè il momento è delicato come non ci rendiamo conto.

   Un Messaggio, umano e sentimentale, è stato inviato dalla Collegiata di San Nicolo’ a Collescipoli, dal maestro Silvano Rodi, che insieme alla moglie in alcuni brani, ha suggerito qual’è il Senso verso il quale è il caso di cercare l’agognato cambiamento. Non con lotte di partito e manovre politiche, che sarebbero perdenti perché farebbero rimanere nell’attuale sistema di confronto ormai fallito; ma con contenuti estasianti, ricchi di retroterra ed affascinanti nella Ricezione e nell’Effetto.

   Per quanto riguarda lo strumento, lo abbiamo illustrato tante volte narrando delle altre rappresentazioni che ogni anno si ripetono nel paese per porgere un discorso creativo allo sfacelo dilagante; risale, comunque, al 1400, è stato restaurato ed ha un suono straordinario. Pensate che, in alcuni brani, è stato suonato il canto degli uccelli inserendo in 4 canne dell’acqua, quindi ottenendo un’emissione che sembrava un cinguettio. Ma essenziale anche la moglie dell’Artista, che con un piccolo strumento a fiato, dalla forma d’uccello e sempre riempito con acqua, accompagnava i suoni dell’Organo facendo entrare nella natura, immaginando lo svolazzar d’uccelli che cantavano nel folto degli alberi.

   Silvano Rodi ha iniziato a studiare a Genova eseguendo il passaggio dai tasti del Pianoforte al Clavicembalo e quindi all’Organo. In ogni specialità ha brillato al massimo livello, e si è messo in luce anche come ricercatore e studioso nell’ultimo strumento a cui ha aderito completamente, all’Organo. La sua competenza e preparazione lo ha portato ad evidenziare l’Arte in tutto il Mondo (non elenchiamo i paesi perché mancherebbe lo spazio disponibile), per stabilirsi a Ventimiglia, ove ricopre un’importante ruolo di ricercatore e di maestro. Non cominciamo a numerare tutte le Nazioni nel Mondo ove è stato chiamato e tutti gli studi selezionati di ricerca ed esecuzione, perché sarebbe un dato documentario, ma rimarrebbe “notizia stampa”. Invece vorremmo raccontare la serata a Collescipoli, sperando di riuscire a trasmettere l’atmosfera magica d’elevazione spirituale.

   Gli autori ascoltati erano tra i più conosciuti ma anche quelli scoperti attraverso lo studio: G. Cavazzoni, M.R. Coelho, B. Storace, G. Frescobaldi ma anche A. Gardano, J. Cabanilles, B. Pasquini … autori sconosciuti ai più. Comunque tutti compositori dell’epoca d’Oro del nascente strumento dell’Organo, quindi musiche dal 1500 al 1700. Non si era arrivati a J.S. Bach, che ha composto anche per strumenti molto più potenti per le combinazioni musicali; per esempio, nell’Organo di Collescipoli, ed in quelli forgiati a quell’epoca, non potrebbe essere suonata una “Toccata e Fuga” (esempio); ma le combinazioni fatte ascoltare erano davvero esaltanti e l’animo si sentiva lievitare con dolcezza.

   Cosa c’entra l’idillio musicale ascoltato a Collescipoli, con l’introduzione del pezzo, così crudo ed un po’ demoralizzante? Permettete, non ci vorrà molto a capirlo.

   Assorbita tutta la musica composta con una spiritualità che porta ad elevare verso quelli che sono Valori Esistenziali, credo sia il caso di suggerire che se si vuole attribuire veramente un senso dinamico ed evolutivo ad un nuovo modo di fare Politica, quel che si deve imporre all’attenzione non è un’impostazione strutturale, che abbiamo constatato come copre e riscalda al pari di una coperta troppo corta; quel che è importante è capire che i Valori essenziali sono altri da quelli che sono stati perseguiti, ed hanno portato ove possiamo constatare senza difficoltà. Non voglio indurre ad un atteggiamento che astragga dal quotidiano, perché sarebbe anche autolesionista. Ma quel che Vale, come contenuto Storico Progressista e Evolutivo, non è l’affermazione personale; ma l’Unione organica delle forze che, rispettando le infinite diversità, avanzano verso il Meglio.

   Alla Musica così dolce, delicata, divertente e prorompente dell’Organo, ascoltata tasteggiata da Silvano Rodi, bisogna assimilarli come pensieri che sorgono spontanei. Anche se, forse, alla partita Real Madrid Liverpool, che si è disputata la sera, simili concetti non sono stati indotti. Per questo, credo, alla partita è stato fatto in modo andassero più persone di quelle che si son volute arricchire alla Collegiata di Collescipoli. Ma finché ci sarà ancora qualcuno che andrà a sentire un concerto come quello offerto da Silvano Rodi, non morirà mai la speranza che gli Uomini possano prendere coscienza d’essere Uomini. Ed è bellissimo che l’Accademia Hermans abbia quest’anno organizzato insieme all’Associazione Hermans Festival degli incontri da Collescipoli alla Valnerina, dedicati ad una musica che eleva a contenuti che dobbiamo imparare a raccogliere, per svilupparli: come ha proposto Silvano Rodi.

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