11 Mag 2013
HANSEL & GRETEL: IL FANTASY-PULP
(riverflash) – Alla faccia della critica che nel programma televisivo “Cinematografo”, in onda su RAI 1 il sabato notte, che lo aveva criticato “Hansel & gretel – Cacciatori di Streghe“, uscito il 1° maggio, diretto da Tommy Wirkola, con Jeremy Renner, Gemma Arterton e Famke Janssen, è un bel film, per chi piace il genere, pieno di azione, sangue, armi impossibili e mostri, ben dosati e calcolati; insomma un vero e proprio film americano. Lo abbiamo battezzato un “FANTASY-PULP”.
Se pensate di portarci i bambini, non è consigliabile. L’ambientazione scenografica del ‘600, dà subito l’idea che qualcosa di brutto stà per succedere; i dialoghi sono più da US Marine Corps nella guerra del Vietnam, duro ed inutilmente volgare; il trucco è senz’altro tipicamente horror, non farebbe passare notti tranquille ai vostri bambini; buona la fotografia. Della favola da cui prende spunto ci sono appena i primi 10 minuti e neanche loro sono tranquilli, poi la storia prende tutta un’altra piega. Si tratta di Hansel e Gretel, ormai grandi e “sopravvissuti” alla morte per mano di una strega, si innalzano a paladini, difensori della popolazione, andando a caccia di streghe che seminano il terrore, piombando di notte sui villaggi, mettendoli a fuoco e rapendo i bambini, che poi verranno macabramente sacrificati. La nota che ci è piaciuta, sono le botte che la bella Gemma Arterton alias “Gretel” prende, togliendo alle sole figure eroiche maschili, la prerogativa di farsi massacrare il viso, anzi sicuramente sanguina più del fratello.
Il film è pieno di anacronismi in stile “steampunk”, spesso indeciso fra tono scanzonato e truculenza “splatter”, ma si lascia piacevolmente vedere. Non saranno d’accordo i Sig. critici della trasmissione di Gigi Marzullo, i quali si sono espressi in modo negativo, alcuni segnalandolo come “noioso” (?), altri considerandolo un film per nulla americano (se non è un tipico film del genere fantsy più americano questo, allora più della metà della produzione U.S.A. da dove viene?!), altri addirittura, in preda a non si sà cosa, lo hanno confrontato al film “Come un Tuono“, affermando che non c’è paragone. E vorrei vedere! Cosa c’entra una storia stile “neo-realistica” con una completamente “fantastica“?! Se poi aggiungiamo, come già da noi recensito precedentemente, che “Come un Tuono” dura giusto 50 minuti e poi si viene “folgorati” da un sonno profondo, mentre questo almeno mantiene l’azione e l’adrenalina fino alla fine, possiamo tranquillamente avere il diritto di “sospettare” che certe “critiche” danno l’impressione di essere “manovrate”. Buona visione.
Andrea “lobo” Cesari-(AG-RF)-10.05.2013