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GLI USA BOCCIANO OBAMA E IL PARTITO DEMOCRATICO ALLE ELEZIONI MIDTERM

President Obama Meets Nat'l Security And Public Health Officals On Response To EbolaAG.RF 06.11.2014 (ore 14:31)

(riverflash) – Batosta elettorale per Barak Obama che nei restanti due anni di mandato presidenziale ha perso i governatori di diversi stati, tra cui l’Arkansas, roccaforte storica della famiglia Clinton, ma anche la Florida, l’Illinois, la North Carolina e altri. Al Senato maggioranza di 51 seggi ai repubblicani, risultato come da pronostico, ma non si pensava a un tonfo di queste dimensioni per i democratici.

I repubblicani hanno rispolverato la loro vecchia ricetta, meno tasse, meno attenzione verso chi è in difficoltà, niente matrimoni tra persone dello stesso sesso, niente legalizzazione della cannabis, nessun accordo per regolarizzare l’emigrazione clandestina, soprattutto dal Messico. L’ondata conservatrice è stata sottostimata dai sondaggi per le elezioni di medio termine, e ha spazzato via i candidati democratici anche nelle elezioni governatoriali dove si pensava a successi facili per il partito del presidente. Barack Obama si è tenuto distante dalla campagna elettorale, e ha fatto comizi solo in stati come Illinois, Maryland o Connecticut dove i governatori democratici erano rilevati come favoriti. Si erano, invece, spesi Bill e Ilary Clinton, la cui canditura alle presidenziali appare adesso debole. Anche i cosidetti governatori dem sicuri, però sono stati travolti da una mobilitazione repubblicana che appare guidata dall’impopolarità di Barack Obama. Il presidente concluderà la sua amministrazione nel modo peggiore, consegnando il Congresso al partito repubblicano, che bloccherà le sue iniziative legislative più rilevanti, e probabilmente cercherà di smantellare le parti più significative della riforma sanitaria. Il 55% degli americani che si sono recati a votare ha bocciato l’operato della Casa Bianca, colpendo i candidati democratici in un modo tanto brutale quanto inaspettato. Sarà un’ «anatra azzoppata» un presidente senza una base politica.

Obama ha risanato l’economia americana, ma ha fatto pagare troppe tasse. Nella crisi siriana il presidente USA che voleva abbattere Assad strizzando l’occhio all’Isis, è stato messo spalle al muro da Putin e la lobby USA che sopravvive vendendo armi ha dovuto tirare la cinghia. Una figura di debolezza quella di Obama e adesso gli americani vogliono voltare pagina e cancellare in fretta il governo dei democratici.

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