AG.RF.(MP).17.03.2015
“riverflash” – Troppo costosi i farmaci e le visite per la prevenzione. E così gli anziani rinunciano a curarsi: d’altronde la spesa sanitaria è cresciuta del 43% negli ultimi 10 anni e Cresce il numero di over 65 anni che, per motivi economici, risparmia ormai anche sulle cure sanitarie e sulla prevenzione. Con una spesa sanitaria cresciuta del 43 per cento negli ultimi dieci anni, i farmaci che sempre più cittadini devono pagare di tasca propria e il costo delle cure odontoiatriche un anziano su tre rinuncia a curarsi. Il Sistema sanitario “vanta” ogni anno 1,365mld di prestazioni, con una media di 23 prestazioni a cittadino, almeno un terzo delle quali, vengono ritenute evitabili o ingiustificati. Nonostante i tagli alle Regioni e le manovre per contenere la spesa, quella relativa al Ssn continua a crescere: il valore medio è di 1.914 euro a cittadino, con un minimo di 1.713 in Campania e un massimo di oltre 2 mila in Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Lazio e Molise. La spesa sanitaria rappresenta il 7,3 per cento del Pil (fonte: ministero della Salute). E ovviamente, a pagare il prezzo di questa situazione, sono le fasce più deboli, che costrette a risparmiare, tagliano anche le spese per medicine e visite. La situazione poi, è aggravata dalla liberalizzazione in campo farmaceutico che “mirano” soltanto a salvaguardare privilegi di casta ed economici acquisiti. Ma in momento di crisi economica, quando le famiglie hanno difficoltà ad arrivare a fine mese e le pensioni sono ridotte al minimo, gli anziani decidono di “tagliare” anche la spesa farmaceutica per cercare di far quadrare i conti, con tutte le conseguenze del caso, visto che le cure e sopratutto la prevenzione, sono le uniche armi per combattere le patologie.
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