di Maria Michela D’Alessandro (AG.RF. 30.01.2015) (river flash) – L’oro che ammalia, le pietre che impreziosiscono oggetti che non solo hanno una valore pecuniario, ma soprattutto simbolico e storico. La storia di una famosa famiglia, di orafi, collezionisti, antiquari e ceramisti, quella dei Castellani che nell’800 fondarono la loro dinastia aprendo un laboratorio orafo proprio nella capitale. Duecento anni dopo le loro opere, più che gioielli, sono state e sono esposte al Museo del Louvre di Parigi e al British Museum di Londra, clienti della famiglia, e donate al Museo Capitolino, al Museo artistico-industriale, al Museo del Tesoro della Basilica e al Museo nazionale di Villa Giulia, tutti a Roma.
Proprio le sale di piazzale di Villa Giulia nella Capitale ospitano, da oggi 30 gennaio, il nuovo allestimento, inaugurato ieri pomeriggio; “La camera delle meraviglie: seduzioni dai gioielli Castellani”. La cinquecentesca Sala delle Arti e delle Scienze del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia si “arricchisce” di gioielli ai quali ancora oggi gli orafi si ispirano. Una passione nata tanti anni fa, quando i Castellani crearono un nuovo stile grazie agli scavi archeologici del XIX secolo in Grecia, Etruria e Magna Grecia, ispirandosi ai gioielli antichi, alcuni dei quali esposti nell’allestimento, e affascinando l’aristocrazia e l’alta borghesia del tempo.
Il nuovo allestimento verrà impreziosito dalla tecnologia e da due oggetti realizzati dai Castellani: fino a fine febbraio infatti si potranno ammirare, nella Sala dei Sette Colli, il Calice di Santa Maria Maggiore e la Pace di Sant’Egidio degli Orefici, mentre per tutta la durata dell’allestimento il visitatore avrà la possibilità di approfondire la storia della famosa famiglia romana, dall’attività orafa, alle tecniche, le gemme utilizzate, i raffinati bozzetti, attraverso un’installazione multimediale interattiva. L’esposizione temporanea di monili e gioielli restituiti da corredi funerari etruschi completano la visita, nella Sala di Venere.
A sottolineare la versatilità nel produrre e collezionare gioielli della famiglia sono esposte due terrecotte provenienti da Cerveteri, che mostrano ornamenti particolari come gli orecchini a grappolo, che proprio i Castellani riprodussero nell’800.
Un confronto, quello tra l’arte etrusca e la famiglia Castellani, che rende la visita al Museo di Villa Giulia non solo eccellente, ma unica e inestimabile, aggettivi e sensazioni che ci fanno ricordare di quanto valore abbiamo prodotto e possiamo offrire.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..
RSS Feed
