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FRANCO BALDINI NON È PIÙ IL D.G. DELLA ROMA, LASCIA DOPO 2 STAGIONI SENZA EUROPA E CON 4 SCONFITTE NEL DERBY

(riverflash) – Finalmente una bella notizia per la Roma, come quando un raggio di sole fa filtrare la luce in un cielo grigio: Franco Baldini ha rassegnato le proprie dimissioni da direttore generale del club giallorosso capitolino. Due stagioni fallimentari portano la sua firma e gli va riconosciuta l’onestà di averlo ammesso subito dopo la finale di Coppa Italia Tim Cup. Un anno fa, dopo l’annata tormentata con Luis Enrique in panchina, Franco Baldini rassegnò le dimissioni, ma vennero respinte dal presidente Pallotta che oggi, invece le ha accettate. Il ceo romanista Italo Zanzi che ha dichiarato: “Apprezziamo moltissimo il contributo fornito da Franco Baldini al nostro club. La nostra priorità rimane il successo sul campo. Abbiamo fiducia nel nostro futuro e vogliamo continuare a costruirlo sulla base del talento che abbiamo assemblato in questi due anni. Walter Sabatini e io lavoreremo a stretto contatto con il presidente Pallotta per formare il nostro staff tecnico e la rosa per questa stagione”.

Via Baldini e resta Sabatini, che opererà a stretto contatto con Zanzi. Non si parla di Fenucci e Baldissoni, altri componenti della dirigenza che, con scorso successo ha guidato la Roma del dopo Sensi. L’ultima stagione completa della famiglia del terzo scudetto vide i giallorossi, allenati da Claudio Ranieri, chiudere al secondo posto.

Quando arrivò Baldini, molti nella capitale pensarono che avrebbe portato a Trigoria la filosofia calcistica del c.t. della Russia: difesa attenta, protetta dai mediani, e contropiede fulmineo. Colpo di scena, invece, perché Baldini ha voluto scimmiottare il Barcellona senza avere Messi. Prese invece Bojan, che in Italia non ha mai trovato un posto da titolare, prese Gago, scarto del Real Madrid, José Angel, ala sinistra con la maglia da terzino. Vennero a Trigoria anche Heinze e Stekelenburg, portiere olandese vice-campione del mondo. La ciliegina sulla torta del fallimento fu l’ingaggio dell’allenatore Luis Enrique, tecnico delle riserve del Barcellona, non della Primavera. La Roma uscì dai preliminari dell’Europa League 2011/12 per mano dello Slovan Bratislava.

Nella primavera 2012, dopo le dimissioni dell’asturiano, sembrava fatta per un ritorno in giallorosso di Vincenzo Montella, reduce da un buon campionato a Catania, ma Baldini fece uscire dal suo cappello magico Zeman, cioè l’antitesi di Capello. Il boemo cerca il bel gioco, perde in maniera umiliante con la Juventus a Torino, perde il derby e viene silurato. Al suo posto Andreazzoli, uno che a 58 anni non aveva mai fatto il primo allenatore. La media-punti è migliore rispetto a Luis Enrique e Zeman, ma la Roma perde partite incredibili come quella contro il Chievo. Lo scorso 26 maggio il derby finale di Coppa Italia Tim Cup per riscattare un’altra annata grigia, ma è una nuova sconfitta contro la Lazio. Nella stracittadina Claudio Ranieri vinse sempre, 3 vittorie in 3 partite, Luis Enrique perse sempre, 2 sconfitte in 2 partite, Zeman perse l’unico match contro i biancocelesti, Andreazzoli riuscì a interrompere la serie negativa con un pareggio, ma poi ha perso la finale di Coppa Italia.

Franco Baldini lascia da perdente, non solo perché è fuori dall’Europa e nella sua gestione la vittoria nel derby è diventata un’utopia. I tentativi falliti di ingaggiare prima Mazzarri e poi Allegri la dicono lunga sulla goffagine del dirigente e della poca credibilità che riscuote nell’ambiente.

Questo il comunicato che segna la fine della permanenza di Baldini a Trigoria: “Il rapporto è stato risolto consensualmente, e le operazioni calcistiche restano affidate al direttore sportivo Walter Sabatini. Ringraziamo Franco Baldini per il lavoro svolto al servizio dell’AS Roma nel corso delle due stagioni passate. Baldini ha avuto un ruolo importante nel lancio del nostro progetto. Gli auguriamo il meglio per le sue attività future”.

Franco Baldini chiude così il rapporto: “Voglio ringraziare la proprietà dell’AS Roma per l’opportunità che mi è stata data. Sono stato benissimo a Roma e auguro il meglio per il club, i giocatori e tutti i tifosi”.

 

***  (AG.RF  05.06.2013)

 

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