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FRANCIA, ACCUSATO DI EVASIONE FISCALE SI DIMETTE IL MINISTRO DEL BILANCIO

PARIGI (RIVER FLASH)- Il ministro del bilancio francese, Jérôme Cahuzac, si è dimesso ieri. È accusato di aver evaso le tasse attraverso un conto bancario in Svizzera non dichiarato al fisco.

Le dimissioni di Cahuzac sono arrivate poche ore dopo la notizia che contro di lui era stata aperta un’indagine da parte delle autorità francesi. Le accuse però erano precedenti: le prime rivelazioni su un suo conto segreto in Svizzera risalivano allo scorso anno ed erano state pubblicate dal sito di inchieste Mediapart, fondato nel 2008 da un gruppo di giornalisti francesi che aveva già avuto un ruolo importante nelle vicende del complicato affare Bettencourt che ha coinvolto anche Nicolas Sarkozy.

Cahuzac ha ripetuto di essere innocente, come ha detto con molta energia negli ultimi mesi, e di essersi dimesso per «il bene del governo», in un periodo in cui François Hollande è in costante calo nei sondaggi sulla sua popolarità. Ad aggravare la portata dello scandalo – il primo che colpisce la presidenza Hollande – c’è il fatto che Cahuzac aveva un ruolo centrale nei piani di Hollande di tagliare il debito pubblico e agire contro l’evasione fiscale. Inoltre, Hollande aveva promesso in campagna elettorale che il suo governo sarebbe stato «irreprensibile», per marcare una discontinuità con i molti scandali che si erano verificati durante la presidenza Sarkozy.

Cahuzac è stato sostituito dal ministro per gli Affari europei Bernard Cazeneuve. Per la precisione Cahuzac non è un ministro ma un ministre délégué, una posizione intermedia nel sistema di governo francese che di solito dipende da un ministro (in questo caso, dal ministro dell’Economia) ma che può anche essere autonomo e che ha specifiche competenze. Equivale più o meno al nostro sottosegretario.

L’inizio della storia che ha portato alle dimissioni di Cahuzac risale allo scorso anno. Il sito Mediapart aveva detto di avere le prove del possesso, da parte di Cahuzac, di un conto nella banca svizzera UBS per vent’anni, fino al 2010. Quell’anno, scrisse il sito, l’attuale ministro era andato in Svizzera, aveva chiuso il conto e aveva portato i soldi a Singapore, poco prima di essere nominato presidente di un’importante commissione parlamentare. Le autorità svizzere avevano detto di non aver trovato prove dell’esistenza del conto e la storia era sembrata sgonfiarsi, ma dopo poche settimane Mediapart aveva pubblicato una registrazione audio in cui un uomo – secondo le accuse, Cahuzac – parlava della sua preoccupazione per la possibile scoperta del suo conto all’UBS. La registrazione risale al 2000.

Cahuzac negò anche di aver qualcosa a che fare con la registrazione, sostenendo che la voce registrata non era la sua e annunciando una causa per diffamazione contro Mediapart, ma l’8 gennaio era partita un’indagine preliminare per identificare la voce del nastro. Questa si è ora conclusa e l’indagine continuerà con l’apertura di un’inchiesta ufficiale che permetterà di richiedere informazioni in Svizzera e a Singapore. Parte dei fondi in Svizzera, secondo un testimone dell’inchiesta ripreso da tutti i giornali francesi, verrebbero da “case farmaceutiche”, con cui Cahuzac ha avuto a lungo a che fare nella sua attività di medico.

FT. AG RF 20.3.2013

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