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FINE DELLA QUARANTENA: OGGI L’ITALIA PROVA A RIPARTIRE – ECCO LE REGOLE

AG.RF.(redazuione).10.05.2020

“riverflash” – Ci siamo: da oggi l’Italia prova a ripartire, in sicurezza e con il dovuto distanziamento. Il Dpcm, firmato dal presidente del Consiglio Conte e dal ministro della Salute Speranza, ha definito le ripartenze e le regole per le diverse attività. Oltre a chi può ripartire il 18 maggio, c’è il via libera per gli impianti con piscina il 25 maggio, ma la Lombardia ha già posticipato al 31. Dal 3 giugno stop alle limitazioni per viaggiare in Europa. Il 15 giugno ok a cinema, teatri e centri estivi.

ECCO LE REGOLE VALIDE PER TUTTI

Innanzitutto c’è l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, tranne i bambini sotto i 6 anni. La distanza di sicurezza interpersonale, come più volte annunciato, deve essere di almeno un metro. Inoltre chi ha febbre superiore ai 37,5 gradi deve restare a casa. È consentita l’attività motoria ma mantenendo almeno due metri di distanza. Si raccomanda ancora alle persone anziane di non uscire di casa se non per stretta necessità.

IN PISCINA LETTINI DISINFETTATI E 7MQ A PERSONA

Tra i primi a ripartire, dopo il 18 maggio, ci sono le piscine, anche se le Regioni potranno anticipare o posticipare le aperture. Per gli impianti sono previste diverse regole, tra cui l’obbligo di disinfettare sdraio, lettini e ombrelloni a ogni cambio di persona o nucleo familiare, la possibilità di misurare la temperatura a tutti e una “densità di affollamento” in vasca calcolata con un indice di “7 mq di superficie a persona”. Stesso spazio deve essere garantito nelle aree solarium. Tra chi ha già deciso di posticipare la data c’è la Lombardia, dove piscine e palestre rimarranno chiuse fino al 31 maggio.

SI TORNA IN CHIESA, IN MOSCHEA IL 25 MAGGIO

Dal 18 maggio si torna a poter andare a messa, sempre mantenendo la distanza e con la mascherina così come nelle sinagoghe. Le moschee riapriranno però dal 25 maggio e ognuno dovrà portarsi il tappetino da casa e compiere le abluzioni previste al proprio domicilio.

DAL 3 GIUGNO OK A VIAGGI NELL’UE E STOP ALLA QUARANTENA

Dal 3 giugno sparisce ogni limitazione – e non c’è più quarantena – per gli spostamenti all’estero verso gli Stati dell’Unione europea e dell’area Schengen, la Gran Bretagna, Andorra e il Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano. Restano vietati gli spostamenti per altri Paesi, “salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. Dal 3 giugno in Italia si potrà probabilmente anche spostarsi da una regione all’altra.

TEATRI E CINEMA APERTI DAL 15 GIUGNO

Teatri, sale da concerto e cinema potranno riprendere le attività dal 15 giugno “con posti a sedere preassegnati e distanziati”, nel rispetto della distanza di un metro per personale e spettatori. Per gli eventi all’aperto si prevede un massimo di 1000 persone, mentre per quelli al chiuso di 200 per singola sala. Resta il divieto quando ci sia assembramento e per sale da ballo, discoteche, fiere e congressi.

ANCHE I CENTRI ESTIVI APERTI DAL 15 GIUGNO

Dal 15 giugno riaprono anche i centri estivi dedicati ai bambini e agli adolescenti per le attività ludiche, ricreative, educative, anche non formali, all’aperto e al chiuso, rispettando i protocolli (ad esempio un adulto ogni 5 bambini sotto i 5 anni di età). I bambini e i ragazzi vengono affidati agli operatori, suddivisi in fasce di età come stabilito dagli allegati che recepiscono anche l’intesa con le Regioni. Previste numerose norme igieniche (dal lavaggio delle mani alla pulizia dei locali e dei servizi) e norme di sicurezza comprese entrate e uscite scaglionate. Priorità ai nuclei familiari disagiati economicamente, a quelli con un solo genitore o dove vi siano bimbi o adolescenti con disabilità.

ALBERGHI E BED AND BREAKFAST

Nelle strutture ricettive valgono le regole generali con attenzione al distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni. Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina, mentre il personale dipendente è tenuto all’utilizzo della mascherina sempre quando in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro. Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura all’ospite, dovrà essere disinfettato prima e dopo di ogni utilizzo. Aerazione dei locali e attenzione agli impianti di ventilazione.

ANCORA FERMI CENTRI BENESSERE E CULTURALI

Restano sospese le attività dei centri benessere, termali (con l’eccezione delle attività che rientrano nei livelli essenziali di assistenza), quelli culturali e sociali. Rimangono chiuse anche sale giochi, scommesse e bingo.

NO A CORTEI, SOLO MANIFESTAZIONI IN FORMA STATICA

Tutti i cortei restano vietati fino a data da destinarsi. “Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica – si legge nel Dpcm – a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento, nel rispetto delle prescrizioni imposte dal questore”.

PER LO SPORT ANCORA ALLENAMENTI INDIVIDUALI

Nessuna novità ancora per la Serie A, perlomeno per domani: il Comitato tecnico scientifico non ha validato ancora le linee guida del 12 maggio per gli sport di squadra, e in attesa che avvenga le regole che restano in vigore sono quelle per gli allenamenti individuali. Lo apprende l’ANSA da una fonte del ministero dello Sport, che aggiunge: “La validazione da parte del Cts avverrà probabilmente domani. Secondo il punto E del nuovo Dpcm finché non c’è il visto del comitato valgono le regole precedenti”. Gli eventi sportivi sono quindi ancora sospesi, gli allenamenti consentiti ma a porte chiuse. Restano chiusi gli impianti nei comprensori sciistici.

Infine nel Dpcm è specificato che l’accesso nei luoghi di culto e le funzioni religiose avverranno  secondo i protocolli stipulati con le confessioni religiose e allegati al Dpcm. Resta sospesa la frequenza nelle scuole e nelle università eccetto i corsi di formazione in medicina generale. Nei pronto soccorso non può rimanere chi accompagna i pazienti e le visite nelle Rsa e hospice sono limitate. Restano aperti i servizi bancari, finanziari, assicurativi e la filiera agroalimentare. Le attività degli stabilimenti balneari e delle strutture ricettive sono esercitate secondo il protocollo con le regioni,

Fonte: SKY TG24

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