FINALMENTE IL GOVERNO SI PREOCCUPA DELLA SALUTE DEI CITTADINI!

AG.RF.(redazione).29.04.2020

“riverflash” – Ma che bello, era ora che il governo si preoccupasse della nostra salute! Noi, poveri cittadini ignari che prima ci beccavamo tutte le influenze, le tossi, i raffreddori senza che nessuno ci guidasse sulla retta via del “non contagio”. Ora si preoccupano di noi, ora ci costringono, meno male, a chiuderci in casa, senza la possibilità di frequentarsi, di viaggiare, di prenderci un caffè  al bar, ora si che staremo bene, non avremo più malattie, visto che noi, come ignari bambini incoscienti, ci aggiravamo per le città a farci contagiare da tutti i virus possibili immaginabili. Ora c’è chi pensa per noi, ora c’è chi ci costringe a comportarci da bravi bambini ubbidienti, in modo che non ci ammaleremo più…. No, non ci ammaleremo di corona virus, per il resto possiamo benissimo ammalarci e morire: ci sono tante altre malattie, anche mortali, ma di quelle non importa, la conta dei morti si fa solo per il coronavirus, il resto è come se non ci fosse.

E allora, visto che il governo si preoccupa tanto per la nostra salute quando si tratta di coronavirus, perché non si preoccupa anche del tumore ai polmoni, causato da fumo: come ci ha chiuso in casa per il coronavirus, potrebbe anche promulgare un editto per abolire la vendita del tabacco e delle sigarette.

E poi, visto che si è intrapresa questa via, e visto che si deve fare in modo che i cittadini non muoiano più, dovrebbe anche vietare di vendere alcoolici come grappa, cognac e whisky che causano la cirrosi epatica (il vino lo si potrebbe lasciare, ma al massimo un bicchiere a pasto…). Proseguendo di tal passo, visto che le principali cause di morte, ogni anno, di noi cittadini sono: malattie ischemiche del cuore (70.000 decessi, 11,6% del totale), malattie cerebrovascolari (55.000, 9,6% del totale), altre malattie del cuore (50.000, 8,3%), tutte più o meno causate da alimentazione troppo grassa, si dovrebbero anche vietare le vendite di salumi, salsicce, prosciutti e di carne grassa, che so io, magari imponendo a tutti una sana dieta vegetariana.

Poi si dovrebbe pensare all’inquinamento dell’aria, che causa tumori di trachea, bronchi e polmoni, 33.300 decessi all’anno, 5,6% del totale, malattie croniche delle basse vie respiratorie che, 20.200 morti: per migliorare la qualità dell’aria basterebbe vietare la circolazione a tutte le auto, autocarri e bus, questo migliorerebbe notevolmente la qualità dell’aria che respiriamo evitandoci tutte quelle brutte malattie causa di tanti decessi

Insomma, meglio prevenire che curare, se il governo attuasse una simile politica di prevenzione, le malattie quasi sparirebbero, la sanità costerebbe molto meno e forse la grande industria del farmaco andrebbe a rotoli, ma chi se ne frega, i cittadini sarebbero tutti molto più sani. Ricapitoliamo quindi quello che il governo dovrebbe fare per evitare di ammalarci e morire:

1. Chiuderci un casa due o tre mesi nella stagione fredda per non farci prendere l’influenza,

2. Vietare la vendita di sigarette e tabacco,

3. Vietare la vendita di superalcolici,

4. Vietare la vendita di carni grasse e, possibilmente costringerci tutti a diventare vegetariani,

5. Vietare il traffico dei veicoli a motore endotermico.

Che ci vuole, basterebbero queste semplici iniziative e noi non moriremmo più!

Non vi preoccupate, stavo scherzando, anche perché, così facendo, moriremmo comunque tutti prima, ma di fame per via della tremenda crisi economica che tutto questo comporterebbe.

Le regole comunque imposte ieri per la così detta fase 2 mi fanno pensare alle regole dell’asilo, come se il governo ci dovesse dire tutto, ma proprio tutto quelle che dobbiamo fare. Che so io, dal parrucchiere si, a messa no, a spasso da soli si, con l’amico e l’amica no, al funerale solo in 15 persone, a trovare i congiunti si, ma senza fare festa e via così. Insomma, noi cittadini maggiorenni che potremmo anche essere votati come parlamentari o senatori e, se avessimo più di 50 anni, potremmo fare anche il presidente della repubblica, ora siamo trattati come ragazzini stupidi ed incoscienti che hanno bisogno dell’educatore, peggio, come pecorelle che devono seguire il pastore.

E allora dove sono finite la libertà individuale, l’autodeterminazione ed il libero arbitrio?

Ci sarà pure una qualsivoglia differenza fra la legge che tutti devono rispettare e l’elenco pedissequo dei comportamenti imposti per legge o, peggio, da una direttiva del presidente del consiglio. La domanda è, OK, siamo in emergenza, ma come è possibile che ci trattino a livello inferiore a quello dei bambini?

Senza contare che più regole e leggi si impongono e più servono controllori e poliziotti per sorvegliare che i cittadini seguano alla lettera le direttive imposte. E se i poliziotti non bastassero? Si arriverà alla delazione? “Ho visto tizio senza la mascherina!” O si arriverà al capo scala o capo edificio, come ai tempi dl fascismo o del comunismo, in URSS che doveva denunciare i cittadini non allineati?

Questa emergenza del coronavirus ha fatto sbarellare noi che siamo in casa ma molto di più quelli che stanno al governo, che, impreparati a governare anche in condizioni normali, si sono visti investiti dell’autorità massima, come quella dell’imperator, nominato dal senato romano in tempi di guerra. Hanno pensato di dover pensare a tutto ed a tutti, magari in un grande sforzo di buona volontà, ma non si sono accorti di aver travalicato i poteri dati loro dalla nostra repubblica, poteri che non possono dirigere come burattini tutti i cittadini: le leggi servono per regolare la convivenza civile, non possono regolare la vita di tutti i cittadini come se fossero marionette!