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FIGURINE DALL’ITALIA PER I BAMBINI SIRIANI PROFUGHI IN LIBANO

bambini sirianiAG.RF 18.11.2014 (ore 11:26)

(riverflash) – Giocare con le figurine, scambiare le doppie con gli amici, completare un album ed esserne orgogliosi sono gesti legati ad un’infanzia serena e felice per milioni di ragazzi italiani e per parecchie generazioni di genitori. Migliaia di bambini siriani invece sono stati derubati dei loro momenti felici, sono dovuti fuggire in Libano per mettersi al riparo della guerra nel loro paese, e spesso nella fuga hanno visto la loro famiglia divisa o distrutta. La serenità dei primi anni gli è stata rubata per sempre.

Oltre tre milioni di figurine “Amici Cucciolotti” e migliaia di album, tra agosto e settembre 2014, sono stati donati da Pizzardi Editore ai centri per l’infanzia gestiti dallo staff Intersos, l’organizzazione umanitaria che è particolarmente attiva in Medio Oriente, in Libano e regalate ai piccoli ospiti dei centri.

In genere su RiverFlash evitiamo di pubblicizzare iniziative negli articoli, ma in questo caso l’iniziativa umanitaria di Pizzardi Editore merita di essere divulgata. “L’utilizzo delle figurine e degli album nelle attività educative e ricreative all’interno dei centri ha avuto un impatto assolutamente positivo sui bambini” racconta Giulia Bianchini, operatrice Intersos impegnata nei centri di assistenza ai bambini siriani rifugiati in Libano. “Le figurine non sono state percepite dai bambini come un prodotto lontano o estraneo, ma da subito sono state integrate come strumento di gioco educativo e immediatamente comprensibile ai bambini. La componente educativa (numeri, figure di animali e elementi di geografia) è davvero molto utile. Inoltre l’utilizzo delle figurine ha rappresentato e rappresenta un momento di dono e di ripresa della socialità, ed è questo un elemento basilare nello sviluppo dell’infanzia, e in questa situazione di forti deprivazioni, è un’isola molto felice per questi bambini”.

Da quanto nel 2011 è scoppiata la guerra che sta insanguinando la Siria, il Libano accoglie il maggior numero di famiglie siriane rifugiate. Ad oggi sono più di un milione i siriani che vivono in Libano per sfuggire al conflitto che sta provocando la peggiore crisi umanitaria dei nostri tempi. I bambini rappresentano la parte più vulnerabile di questa guerra: la maggior parte dei bambini rifugiati in Libano non ha accesso all’istruzione, non può frequentare la scuola. Molti minori rifugiati lavorano per sostenere economicamente le proprie famiglie, che vivono in condizioni di estrema povertà e marginalità e questa situazione ricade inevitabilmente sui più piccoli, spesso vittime di violenze, abusi e sfruttamento.

In tutti i centri Intersos sono state distribuite le figurine e gli album “Amici Cucciolotti”, che in alcuni centri sono stati anche tradotti in arabo dai ragazzi stessi grazie all’aiuto degli operatori. Le figurine sono diventate uno strumento para-didattico per insegnare ai bambini a riconoscere animali, numeri e anche elementi geografici: per i bambini rifugiati che non possono andare a scuola, gli album sono diventati veri e propri supporti didattici utilizzati dagli operatori per l’apprendimento di concetti educativi di base. Senza dimenticare che  ricevere inaspettatamente un regalo da poter condividere con i propri coetanei ha un impatto molto positivo perché dona a questi bambini momenti di gioia e spontaneità estremamente rari, da quando la guerra ne ha compromesso l’infanzia.

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