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FESTEGGIATI I 200 ANNI DELLA FEDE BAHA’I A TERNI

di Francesco Angellotti (AG.RF 01.11.2019)

(riverflash) – Molta attesa la riunione per la manifestazione Baha’i, che festeggiava  200 anni da quando si esprime questa religione. Fu iniziata da una pia persona, che accogliendo influenze mistiche, avvertì di dover espandere la sua missione nel 1852. Dopo una prima accettazione esaltante da parte della popolazione, subì il martirio nel 1892; perché lo Stato vedeva in lui un disgregatore dei valori d’Unità Nazionale, anche se non era affatto questo lo scopo della sua missione, volta solo a far del Bene, alleviando sofferenze gravi alla plebe oppressa.

   Baha’U’Llah ha predicato principi d’Umanità che sognava di divulgare in tutto il Mondo, cercando la Pace, alleviando dalle sofferenze; il gesto d’ Umanità essenziale per raggiungere questo principio, sta nel Rispetto, non solo personale, ma ideologico; nel senso che devono essere accettate le diverse Religioni, professate ognuna dai propri Fedeli, che non è concepibile contrastino con chi appartiene a diversa estrazione. Inseriamo anche chi riesce a far a meno della Religione: grazie

   Cosi Baha’U’Llah è stato torturato e poi condannato dalle Autorità, e certo questo ha dilagato la Sua Fede, che si è allargata in tutto il Mondo.

   L’esempio è comune in ogni Epoca, rivolti a qualsiasi personaggio. Se si vuole innalzare una persona, basta condannarla; parlare sempre di lui, anche con astio, e dichiararlo nemico di qualcosa che è al di Sopra. In questo modo, gli si da credito, perché i suoi valori vengon notati.

   Tanto più che Baha’U’Llah si è prodigato per sollevare le condizioni di chi era costretto a dibattersi in un’esistenza misera e precaria; lasciando tanti scritti, divulgati anche dai suoi fedeli.

   Così adesso la Religione Baha’i ha messo radici in tutto il Mondo, convinti che la parabola esistenziale del Pianeta sia giunta ad una svolta drastica; perché non si potrà continuare a condurre una vita artefatta e senza senso, come sviluppata dall’inizio dei rapporti di forza; quindi bisognerà cambiare, essendo essenziale il Rispetto, nell’ottica della Bontà verso il miglioramento. La missione d’ogni Uomo è quella d’unirsi nella fratellanza e comprensione.

   A Terni il folto gruppo Baha’i si è riunito per trovarsi tutti uniti nello spirito e l’intenzione.  Ed è da notare che, pur avendo partecipato persone di tutte le età, l’afflusso dei giovanissimi era rilevante, con molti ragazzi a livello scolastico; e l’Amore era il comun denominatore.

   Ha iniziato il coordinatore Duccio Penna, che ha impostato ordinatamente la serata.

   Importante un filmato, in cui venivano trasmesse immagini agghiaccianti. Prima riguardo la persecuzione che hanno subito i Religiosi, e non è sembrato possibile guardare certe scene in epoca moderna; poi è stato svolto un excursus sulla storia della Religione, che 200 anni fa si è sviluppata da matrici che affondavano nel contesto storico.

 Apprezzato da tutti i partecipanti che erano, sotto varie forme, accomunati nello spirito di porgere alternative all’usuale stato di cose: giunto ormai quasi al limite.

   Quattro giovani liceali hanno formato un gruppo musicale, ed hanno intonato durante tutta la serata diverse canzoni, significative, secondo il messaggio che si voleva affermare. Autori vari, certo non religiosi, senza arrivare a pretendere Baha’i; ma non è l’adesione alla Religione che da ragion d’espressione; invece  l’essenziale è la testimonianza , ed allora valide son le canzoni di un Fabrizio De André o Bob Dylan, oltre ad altri.

   Stessa cosa con alcuni testi poetici, derivanti da diverse fonti; sia testimonianze specifiche di Baha’U’Llah, ma anche composizioni di autori tipo Leopardi, oltre ai ragazzi giovani di scuola, che hanno trasmesso sentimenti e considerazioni rivolti alla riorganizzazione del Mondo, ormai senza linee guida.

   Altre le ricerche verso contenuti personali, volti a mostrare l’importanza della realtà di ogni Uomo; che non può, e non deve, subire l’indirizzo imposto, se cerca di esprimersi verso la propria dimensione, che potrà compiere volgendo verso il Bene.

   Il discorso è lampante, ma viene offuscato comunemente, perché non fa comodo si realizzi: la base della crescita per l’Individuo, che dovrebbe poter esprimersi nell’ottica della Pace Sociale.

   Simbolo di questo spirito, si è avuto alla fine della Festa, esprimendo ognuno la gioia di partecipare la Comunità, in cui ogni persona dovrebbe riconoscersi. In tante forme, che sarebbero potute essere anche ampliate, si è svolta una Danza tutti insieme. Il concetto è molto specifico, i passi molto facili, a cui tutti possono giungere nell’esecuzione corretta. Ma tenendoci tutti per mano, o seguendo una lunga fila con un capo ed una fine sempre a contatto con le mani, ascoltando una musica orientale, si è espressa la realtà che in quel momento si sentiva nel cuore.

   Questo il significato di questa Danza. Non è una specialità in cui si deve cercare la tecnica o la bravura nello stile, ma è una forma d’unione che esprime quanto i diversi uomini siano uniti, e quanto ci si senta attaccati l’uno a l’altro quando ci si muove insieme ad uno stesso ritmo. E’ un atto simbolico per rappresentare l’unione tra le diverse creature, per cui si mostra solo amore: col massimo rispetto.

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